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Salute

Per la metà dei padovani la sanità pubblica non basta più

Il 46% dei residenti dice che il servizio sanitario pubblico non riesce più a rispondere a tutti i suoi bisogni in fatto di salute. Quasi tre su quattro (74%) si sono rivolti al privato nell’ultimo anno, un altro 13% pensa di farlo nei prossimi 12 mesi

Il Servizio sanitario nazionale, storicamente un esempio virtuoso a livello internazionale, si trova oggi di fronte a difficoltà crescenti, al punto che secondo molti padovani non è più sufficiente a garantire le prestazioni di cui avrebbero bisogno. Lo rivela l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute[1], che insieme a Nomisma ha sondato le opinioni degli abitanti della città di Sant’Antonio sullo stato della sanità pubblica.

Il servizio sanitario

Alla domanda se il servizio sanitario pubblico sia oggi in grado di coprire tutti i propri bisogni sanitari, quasi la metà dei padovani (46%) risponde negativamente, a fronte di un 43% che mostra qualche incertezza (“Più sì che no”) e di appena un 11% per cui la sanità pubblica, da sola, è ancora sufficiente. A conferma di ciò, a Padova quasi tre intervistati su quattro (74%) dicono di essersi rivolti alla sanità privata nell’ultimo anno, a cui è pronto ad aggiungersi un altro 13% che pensa di farlo nei prossimi 12 mesi.

I problemi riscontrati

I problemi riscontrati nel servizio pubblico sono quelli di cui già molto si discute: su tutti, i tempi di attesa eccessivi e i ritardi nell’erogare le prestazioni, di cui si lamentano rispettivamente il 94% e il 49% dei padovani che ritengono il SSN non più sufficiente. Più bassa, al 39%, la percentuale di chi giudica inadeguata la qualità di prestazioni e servizi, a dimostrazione che - nonostante le difficoltà - la maggioranza ritenga ancora buono lo standard offerto dalla sanità pubblica.

Dove migliorare

Passando agli ambiti da migliorare, non ci sono grosse sorprese: perché il servizio sanitario pubblico torni ad essere adeguato ai loro bisogni, i padovani vorrebbero innanzitutto che si riducessero i tempi di attesa (73%) e aumentasse il personale sanitario (53%). Circa un terzo, inoltre, desidererebbe che il SSN coprisse un maggior numero di prestazioni (34%) e che si svolgessero più campagne di prevenzione (30%).

Le risposte

Queste richieste troveranno risposta? Il campione padovano interrogato da UniSalute non sembra molto fiducioso: per il 76%, infatti, in futuro il servizio pubblico riuscirà a rispondere ai loro bisogni solo parzialmente, e per un 17% addirittura potrebbe non farlo in alcun modo. L’augurio è che questo pessimismo si riveli eccessivo, anche considerando che per un padovano su quattro (25%) la salute propria e dei propri cari risulta essere la principale preoccupazione per il futuro, seconda solo alla non autosufficienza personale o di un familiare (35%).

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