Primo incontro in Regione, diverse le manifestazioni d'interesse per subentrare all'azienda americana. Donazzan e Soranzo fiduciosi, il sindacato chiede che l'acquirente dimostri di avere un serio e credibile piano industriale
Sul tema della sicurezza sul lavoro Fiom entra in collisione con la posizione di Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Veneto Est, che in un incontro pubblico ha dichiarato che «Il 70% degli infortuni non dipende da insufficienze impiantistiche, ma da comportamenti errati e spesso poco consapevoli di lavoratori e lavoratrici»
In questo clima di grande incertezza, il vero anello debole della catena, sono come sempre i lavoratori. Oltre Molex messa in vendita perché non più funzionale agli interessi della casa madre, che forniva componenti anche all'ex Fiat, ci sono una decina di aziende sparse per l'Alta e la Bassa padovana, che rischiano di finire nella stessa situazione
«Lo stabilimento di Padova, a causa delle caratteristiche del suo processo produttivo non è più in grado di intercettare le nuove esigenze di mercato. Per tali motivazioni è stata comunicata l’inizio della ricerca di un possibile acquirente», fanno sapere dalla proprietà in Michigan. I sindacati hanno già avuto un primo incontro con l'azienda e i lavoratori hanno indetto diverse assemblee
Nella giornata di giovedì 16 novembre si è tenuta la prima della 4 ore di sciopero annunciate dalla RSU di Fiom e Fim nello stabilimento di Monselice della Hitachi e negli stabilimenti di Santa Palomba e Lodi. Mobilitazione che ha visto un’altissima partecipazione sia di operai che di impiegati
L’accordo definisce anche un percorso di condivisione di una griglia di valutazione oggettiva rispetto ai livelli contrattuali volta alla valorizzazione delle competenze trasversali, della polivalenza e della poli-funzionalità. Soddisfatti i sindacati
Duro comunicato dopo le polemiche dei giorni scorsi: «La Antonio Carraro s.p.a. ha sempre operato nel massimo rispetto delle libertà e dei diritti dei lavoratori impiegati presso il proprio stabilimento, senza eccezioni di sorta e non può accettare che le si addebitino condotte discriminatorie»
Alla Carraro giornata di sciopero e richiesta di incontro all'azienda da parte dei delegati sindacali della Fiom a seguito di quanto accaduto a un ventiquattrenne impiegato nell'azienda di Campodarsego. Allo sciopero hanno partecipato oltre un centinaio di lavoratori in solidarietà con il giovane
«Essere licenziati per aver scioperato. Succede ancora, incredibile, ma vero, anche qui da noi, anche nel 2023, nonostante leggi, diritti e ciò che il buon senso suggerirebbe a chiunque viva in una Repubblica democratica. Tanto lo sappiamo già cosa diranno dall'azienda, che il contratto non è stato rinnovato, che non è un licenziamento. Ma lo sappiamo tutti che non è vero», è la premessa dei delegati Fioma fronte di quanto accaduto a un lavoratore, ventiquattrenne, della Carraro di Campodarsego
Il mondo metalmeccanico è molto variegato anche nella provincia di Padova dove si contano 50.000 addetti nell’industria e della piccola industria, 14.000 con Ccnl metalmeccanico artigiano che, con l’aggiunta del mondo degli appalti e del settore informatico, raggiungono i 70.000 soggetti impiegati
L'azienda a dicembre ha manifestato la necessità e la volontà di ridurre il personale, ma i sindacati non ci stanno: «Il settore è in netta ripresa e non è mai stato veramente in crisi»
Il sindacato: «Vogliamo credere che la proprietà abbia davvero aperto gli occhi su quello che spetta ai lavoratori e alle lavoratrici per il loro impegno quotidiano, soprattutto a fronte dei guadagni realizzati in questi ultimi 6 anni»
«Ci aspetta una stagione intensa di lotta e di impegno per la difesa dei diritti di lavoratori e lavoratrici e non ci tireremo indietro per nessun motivo», ha dichiarato Loris Scarpa dopo la rielezione
«Abbiamo raggiunto una buona intesa che finalmente, dopo tanti anni, stabilisce norme e salario comuni per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori artigiani dell’area meccanica del Veneto»
«I lavoratori di Legnaro hanno visto tutte le varie fasi dell’estenuante vertenza Ilva prima, Arcelor Mittal poi, e Acciaierie D’Italia ora, e, seppur provati, continueranno a sostenere la vertenza dell’intero gruppo Acciaierie D’Italia, oltre a quella per il loro del sito di Legnaro»
Il voto per quella che fino a ieri era solo un'ipotesi di accordo ha coinvolto la maggioranza dei 1465 dipendenti di gruppo. L’intesa è stata raggiunta dopo un anno di trattativa
«Sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede un percorso di iniziative di conoscenza, approfondimento e divulgazione della storia e dei valori della Resistenza e della Costituzione, anche con l’istituzione di sezioni ANPI nei luoghi di lavoro
Il 31 luglio 2017, mentre lavorava alla sua pressa in Unicka, Gezim Haka fu ucciso da una scheggia di alluminio che partì dalla lamiera che stava plasmando, colpendolo alla gola e non lasciandogli alcuno scampo
Approvato dai circa 1000 lavoratori e lavoratrici della Maschio Gaspardo, dopo 12 mesi di trattative con la proprietà e due cambi di delegazione da parte dell’azienda, il nuovo contratto collettivo aziendale che resterà valido per 4 anni, fino a dicembre 2025
Domani 13 maggio ricorre il quarto anniversario della tragedia. Per cinque minuti i lavoratori incoceranno le braccia. Fiom: «La salute e la sicurezza sono oggetto di permanente mobilitazione con manifestazioni, scioperi, iniziative, assemblee, denunce agli organi competenti»
Sono oltre 1.500 i lavoratori impiegati negli stabilimenti di Padova, Rovigo, Pordenone e Chieti: «Hanno diritto al loro primo contratto di Gruppo, per questo motivo le iniziative continueranno fino alla ripresa del negoziato», fanno sapere dalla Fiom che ha lanciato lo stato di agitazione