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In 1000 dei centri sociali veneti sfilano per la Palestina. Scritta "no war" sulla rotonda Codalunga

La manifestazione è stata promossa dai centri sociali del Nord-Est, l’Associazione Ya Basta Êdî Bese, Adl Cobas, Polisportiva San Precario, Asd Quadrato Meticcio, Stria e sta vedendo l’adesione di numerose realtà. Scritta "No War" sulla rotonda di viale Codalunga

Un migliaio di persone hanno sfilato questa sera, 27 ottobre contro la guerra a sostegno della popolazione palestinese. La manifestazione è stata promossa dai centri sociali del Nord-Est, l’Associazione Ya Basta Êdî Bese, Adl Cobas, Polisportiva San Precario, Asd Quadrato Meticcio, Stria e sta vedendo l’adesione di numerose realtà. Di seguito l’appello. «Dopo il brutale attacco a sorpresa lanciato da Hamas nei territori israeliani, oltre il confine della striscia di Gaza, la “vendetta” di Israele in pochi giorni ha fatto oltre 3500 vittime e 13000 ferite sostengono i manifestanti - Quello che sta accadendo apre nuovi drammatici scenari in una regione già ampiamente martoriata da guerre, apartheid ed occupazione militare, con rilevanti implicazioni anche di carattere globale. Oggi, stare dentro il gioco geopolitico costruito dai governi occidentali attraverso i mass media, non può farci rimanere inermi di fronte ad un tentativo di genocidio. Non vogliamo cadere nella trappola della polarizzazione. Vogliamo indicare con chiarezza gli attori in campo, e in particolare chi, con la guerra, lucra, specula, accumula ricchezze, mentre migliaia di innocenti non hanno nemmeno un corridoio umanitario. Esiste un Occidente connivente, esistono i finanziatori delle guerre, esistono governi - in primis quello italiano - che stanno fomentando questo massacro senza fine: tutte parti in campo che vanno chiaramente indicate come complici».

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