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L'omaggio dell'eccellenza del jazz patavino al maestro Franco Nesti

Una serata, quella dedicata al grande musicista scomparso circa un mese fa, che chi l'ha vissuta farà fatica a dimenticare. Sul palco si sono alternati grandissimi musicisti per più di due ore di performance. Toccante il ricordo della sorella Titta che poi con la sua voce ha reso ancora più memorabile il tributo che tanti amici hanno voluto dedicargli al campo dei Girasoli

Se ciò che si è fatto in vita si misura dall'affetto, dalla riconoscenza e dall'amore che si è riusiciti a generare, quella di Franco Nesti è stata di certo una vita eccezionale. C'era infatti tantissima gente all'omaggio organizzato ai Girasoli, in via Bainsizza, domenica sera per salutarlo con un qualcosa che non è stato semplicemente un omaggio musicale. Dalle 19 circa alle 22 era infatti previsto il tributo a Franco Nesti, prematuramente e improvvisamente scomparso la notte di Ferragosto. Contrabbassista, cantante, arrangiatore e direttore d'orchestra, toscano di nascita ma da molti anni viveva a Padova dove tra le tante attività ha diretto la Big band dell'Università di Padova, il corso di canto al Campo dei Girasoli e il coro Walk together di Piove di Sacco. Di formazione classica e jazzistica, si è esibito nelle più importanti rassegne di musica nazionali dagli inizi degli anni '80. Nesti ha collaborato con maestri del panorama mondiale del jazz del calibro di Harry “Sweets” Edison, Benny Golson, Tony Scott, Eddie “Lockjaw” Davis, Enrico Rava, Massimo Urbani, Bobby Durham, Stefano Bollani, ma l'elenco potrebbe continuare. Ma è chiaro, lo si è evinto anche da quanto accaduto la sera di domenica 10 settembre, che non il talento non viaggiava da solo. Quello che più di tutto, in una serata davvero magnifica è emerso, è la grandissima umanità di quest'uomo che ha saputo trasferire le sue conoscenze a tantissimi musicisti. E infatto ce n'erano davvero tantissimi sia tra il pubblico che tra coloro che si sono alternati sul palco. Quando è stato il momento della sorella di Franco, Titta Nesti, se già quanto si era ascoltato prima valeva la serata, è stata l'apoteosi. Qualche minuto lo ha speso raccontanto come e quanto, anche quando a dire il vero, il fratello ha inciso in quella che è diventata la sua più grande passione, il canto. Ascoltandola si capisce perché abbia coinvolto la sorella più piccola in questa grande avventura che è la musica. Il finale della serata è stato affidato al coro con il quale lavorava a Piove di Sacco, momento in cui si è potuta anche sentire la voce di Nesti "duettare" con i tanti che sul palco che, grazie alla tecnologia, hanno potuto ancora cantare con lui. Ha aperto la serata la Big band dell'Università di Padova, poi sul palco tra gli altri sono saliti Sergio Marchesini, il professor Stefano Allievi, il batterista Enrico Smiderle, la cantante Alice Nereide Cossa, il pianista Matteo Alfonso, il chitarrista Caio Russo, la cantante Elena Pavanello e molti altri ancora. Speriamo che a qualcuno venga in mente di farlo diventare un appuntamento fisso, annuale, un po' perché serate così fanno bene alle orecchie, al cuore e all'anima in genere, e poi perché sicuramente tanti altri musicisti che portano Franco Nesti e che non hanno potuto esibirsi questa vilta, vorranno di certo partecipare. Come ha ricordato la sorella prima di incantare tutti con la sua voce, amava circondarsi e mettere insieme, in connessione, non solo musicisti e artisti, ma anche le persone. Perché non continuare a farglielo fare. 

Titta Nesti

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