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Il Comune tende la mano ad Ater: azzerato l'Imu

La volontà dell'assessore Francesca Benciolini è quella di dedicare le risorse a riattare e ristrutturare gli alloggi rimasti a lungo sfitti per mancanza di fondi. Viene infine rispedita al mittente l'ipotesi che si volesse fare cassa

Più investimenti sulla manutenzione degli alloggi e meno spese per le tasse. Il comune di Padova rispedisce al mittente le critiche sul fronte introiti Imu e tende la mano ad Ater. Statistiche alla mano, Padova, unico nel Veneto, ha azzerato l’Imu per le Ater  già  per quest’anno. L’obiettivo è non appesantire i bilanci dell’Ater in modo che abbia maggiori risorse per la manutenzione degli alloggi stessi. La questione è tutta normativa, come spesso accade quando le leggi non sono scritte nel migliore dei modi. Secondo una recente interpretazione della norma, che è nazionale, infatti l’esenzione dell’imposta è applicabile solo per gli alloggi affittati. Probabilmente l’intenzione era “spingere” così le Ater a affittare quanti più alloggi possibile, ma non si è tenuto conto che gli alloggi sfitti, lo sono perché hanno bisogno di importanti lavori di ristrutturazione e manutenzione. Il comune di Padova, assieme ad Ater, Anci e Regione chiede naturalmente che la norma sia rivista per non pesare sulle spalle delle Ater stesse in un momento in cui la carenza di alloggi è particolarmente acuta, ma deve tutelarsi da un punto di vista normativo, per non incorrere in futuro, qualora l’applicazione della norma fosse confermata nell’attuale interpretazione, in una possibile accusa di danno erariale. E’ solo questo, e non certo l’intenzione di fare cassa, il senso dell’emissione degli specifici avvisi di accertamento relativi all’anno 2017. E non potrebbe essere altrimenti, visto che nel luglio scorso il consiglio comunale ha deliberato l’azzeramento dell’Imu già da quest’anno.

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«Ristrutturare gli alloggi rimasti sfitti a lungo»

«In questo momento di grave emergenza abitativa - ha detto Francesca Benciolini assessore alle Politiche abitative - il nostro Comune sta collaborando il più possibile con tutti i soggetti del territorio che si occupano di abitare, nella ferma convinzione che solo insieme si possa far fronte a questo problema trovando le migliori soluzioni. È questo il motivo per cui, unici in Veneto, abbiamo deciso di portare a zero l'Imu per gli alloggi Erp locati di Ater: sappiamo bene che in questo momento è importante dedicare le risorse a riattare e ristrutturare gli alloggi rimasti a lungo sfitti per mancanza di fondi. La direzione per noi è chiara e lo spirito di collaborazione è il nostro metodo, per il bene di quanti hanno bisogno e diritto ad un alloggio di edilizia residenziale pubblica». 

«Una lista degli alloggi non utilizzati»

Ha fatto eco l'assessore ai Tributi, Antonio Bressa: «Con Ater abbiamo concordato l’azzeramento dell’aliquota relativa agli alloggi regolarmente assegnati che è stata deliberata a luglio dal consiglio comunale. Così sosteniamo l’attività di ristrutturazione degli alloggi da mettere a disposizione per l’accesso alla casa. È il massimo che ci è consentito dalla norma per non incorrere in possibili danni al nostro ente. Abbiamo anche chiesto loro di dirci quali alloggi sono utilizzati e quali no per una regolare applicazione dell’imposta in riferimento ad oggi e al pregresso, e l’emissione di specifici avvisi di accertamento avviene, in questo quadro, solo per escludere di incorrere in danno erariale e stimolare una corretta condivisione delle informazioni che ci permetta di applicare l’Imu solo dove non è prevista dalla norma la possibilità di esentare. Confidiamo nella piena collaborazione istituzionale».

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