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Mantovani armati allo stadio: sequestrate lame fuori dall'Euganeo

Mescolati trai mille e più ultras del Mantova arrivati a Padova per la sfida di Serie C all'Euganeo c'era anche chi ha cercato di introdurre delle lame, dei pugnali, cercando di nasconderli dentro le aste delle bandiere

Mescolati trai mille e più ultras del Mantova arrivati a Padova per la sfida di Serie C all'Euganeo c'era anche chi ha cercato di introdurre delle lame, dei pugnali, cercando di nasconderli dentro le aste delle bandiere. Un metodo neppure troppo originale e infatti gli uomini delle forze dell'ordine addetti alla sicurezza non si sono certo fatti ingannare e ne hanno trovate diverse. Un fatto molto grave. Pare davvero incredibile che nel 2024 si debba ancora parlare di certi argomenti, come la violenza negli stadi o peggio di presunti tifosi intenti a cercare di introdurre armi che possono essere letali. Con un coltello, con un pugnale, si può uccidere.

Per fortuna i controlli sono riusciti ad individuare sia queste vere e proprie armi che chi ha tentato di introdurle dentro lo stadio Euganeo. Tra i tanti difetti che ha quello stadio un pregio almeno lo ha, è praticamente impossibile che dentro e attorno possano venire a contatto le tifoserie. Ma si sa che poi nelle piazzole delle auostrade o in altri luoghi fuori dalla vista delle forze dell'ordine può succedere di tutto soprattutto se c'è la ferma volontà che qualcosa accada. Che in un certo senso, basta guardare le cronache delle partite internazionali, ci sia un ritorno di certi atteggiamenti è innegabile. Ma di coltelli all'Euganeo non fa piacere dover parlare. Nelle prossime ore se ne saprà certo di più, ma intanto le foto e i video pubblicati sulle pagine social dei sindacati di polizia già ci dicono molto delle intenzioni di chi invece che venirsi a godere la partita chissà che intenzioni aveva. Qualche petardo e qualche torcia dentro lo stadio c'è entrata, ma a parte il fragore nessun problema. Ma se invece si parla di armi la questione cambia radicalmente. 

Nelle prossime ore dovremmo saperne di più. Quanti coltelli sono stati rinvenuti, chi ha cercato di introdurli e altri aspetti che servono a chiarire questa vicenda. Di coltelli negli stadi se ne parlava molto a fine anni Novanta  e fu a seguito dell'ennesimo morto a una partita, dopo l'uccisione di Vincenzo Spagnolo a Marassi di Genova. Poche settimane dopo, il 5 febbraio 1995, ultras da tutta Italia si ritrovarono proprio a Genova da dove uscì un documento sottoscritto da curve di tutta Italia con lo slogan "basta lame, basta infami". A distanza di tanti anni sembra incredibile dover raccontare di ultras che cercano di introdurre quelle stesse lame che chi è venuto prima di loro, ha a suo tempo rinnegato. 

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