Cerimonia di intitolazione all'aula magna del Polo Vallisneri a Giovanni Felice Azzone
Domani venerdì 15 marzo, alle 16, si terrà la cerimonia di intitolazione dell’Aula Magna del Polo multifunzionale Antonio Vallisneri (via Ugo Bassi 58/b) a Giovanni Felice Azzone (1927-2022), professore di Patologia generale, direttore del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova e fondatore del Centro del CNR per lo studio della Fisiologia dei mitocondri che ha diretto dal 1982.
L’intitolazione dell’aula al prof. Azzone è stata deliberata dai dipartimenti di Biologia, di Medicina molecolare e di Scienze biomediche dell’Ateneo patavino, approvata anche dal Comitato del Polo Vallisneri, come tributo di riconoscenza alla sua memoria.
La cerimonia si aprirà con lo svelamento della targa commemorativa posizionata all’interno dell’aula e dedicata a Giovanni Felice Azzone. Seguiranno gli interventi di Fabio Zwirner, prorettore alla Ricerca dell’Università di Padova, i direttori dei tre dipartimenti che hanno deliberato – Luigi Bubacco (Biologia), Stefano Piccolo (Medicina molecolare) e Rosario Rizzuto (Scienze biomediche) –, Paolo Bernardi di Scienze biomediche e Giuseppe De Vito, direttore del polo Vallisneri. Alla cerimonia sarà presente anche Annarosa Zweifel Azzone, moglie del prof. Azzone.
Giovanni Felice Azzone
Luminare degli studi sui mitocondri, Azzone era studioso di fama mondiale nel campo della bioenergetica, la branca della biochimica che studia tutti i processi attraverso cui le cellule utilizzano, immagazzinano e scambiano energia. Fondatore della scuola padovana sullo studio dei mitocondri e visionario promotore della scienza oltre i confini disciplinari, fu grande artefice della realizzazione del Complesso interdipartimentale “Antonio Vallisneri”, dove viene intitolata l’Aula Magna a suo nome. Proprio la realizzazione del complesso Vallisneri – la cui concezione risale agli anni Settanta del secolo scorso –, attraverso l’idea di riunire in una casa comune docenti, ricercatrici e ricercatori prima confinati in istituti separati e poco collegati, è stata la traduzione della sua vision della scienza come attività collegiale e interdisciplinare.
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La partecipazione all’evento è libera, su prenotazione.