Monselice incontra l'arte: Tintoretto, l'artista ribelle
Secondo appuntamento della rassegna d'arte a Monselice. Nel V centenario della nascita, Venezia celebra Jacopo Robusti detto il Tintoretto. Nella vita privata è stato un uomo normale, dedito al lavoro in modo maniacale e, com’era costume, devoto alla numerosa famiglia. Tuttavia riesce difficile resistere al fascino "maudì" della sua pittura, che fa sembrare Tintoretto, stravagante, capriccioso, veloce e risoluto e "il più terribile cervello che abbia mai avuto la pittura", per riprendere le parole di Giorgio Vasari. La critica ha ricostruito nuove coordinate attorno alla sua sorprendente giovinezza, dal presunto apprendistato presso la bottega di Tiziano fino al periodo in cui Tintoretto apre finalmente una bottega indipendente a San Cassiano e si impone come pittore autorevole e maturo.
Il destino di Tintoretto è intrecciato indissolubilmente a Venezia, città che preserva la sua opera e la memoria in un modo unico: oltre a Palazzo Ducale con il suo immenso Paradiso, e l’impareggiabile impegno profuso nella Scuola di San Rocco, una ventina di chiese illustrano il lungo percorso artistico con le sue opere ancora in loco. Non si può rimanere indifferenti di fronte alla pittura di Tintoretto e alla sua modernità: un artista velocissimo nella realizzazione, affamato di celebrità e ribelle alle convenzioni del mercato, senza scrupoli come un pirata nel rubare le commissioni ai colleghi più titolati e visionario come un regista di effetti speciali del nostro secolo.
Informazioni e contatti
Ingresso libero
Web: https://www.bibliotecamonselice.it/