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Venerdì, 26 Aprile 2024
Mostre Santo / Via San Francesco

Padova rivive la magia di Parigi grazie al pugliese Giuseppe De Nittis

Grande affluenza a palazzo Zabarella per i primi giorni di apertura della mostra dedicata all'artista pugliese. Una raccolta di 120 quadri per riscoprire uno dei pittori più importanti di fine '800

Registrate molte presenze a Palazzo Zabarella a Padova per l'inaugurazione dell'esposizione dedicata a Giuseppe De Nittis, un artista italiano e allo stesso tempo internazionale. Suddivisa in otto sezioni, la mostra ospiterà, fino al 26 maggio, oltre 120 capolavori firmati dall'artista, molti dei quali inediti alla critica o lontani da diverso i tempo dall'Italia. 

DE NITTIS: SCOPRI LA MOSTRA

LA STORIA. Aveva appena 21 anni Giuseppe De Nittis quando lasciò l'Italia per trasferirsi a Parigi. Animo ribelle e deciso. Lui contro la volontà della madre segue il suo ideale "Ostinato, io intanto ripetevo: sarò pittore! - scriveva nel suo Taccuino di memorie - E me ne andavo vagabondando per le strade, procurandomi tele e colori come potevo mentre la mia educazione artistica si veniva formando da sola. Non contano i risultati, solo l’ideale conta. E se io sono riuscito a infondere nella mia pittura un po’ di quella mia ardente passione per la natura, di quel mio profondo amore per lei, ebbene soltanto questo conta".  

PASSIONE E ARTE che l'italiano fa trasparire chiara nelle oltre 120 opere esposte a Palazzo Zabarella, proprio nel cuore di Padova, fino al 26 maggio. Un percorso che racconta, in primis, una Parigi in continua evoluzione. La città, che in quei decenni era la vera capitale culturale e artistica del mondo. De Nittis alla pari di Degas e Monet. Da loro impara a cogliere il meglio delle novità dell'Impressionismo interpretandole con gusto e sensibilità del tutto originali. Morì molto giovane, ad appena 38 anni "in pieno amore, in piena gloria" come si legge nell'epitaffio sulla sua tomba, che si trova nel cimitero parigino di Père-Lachaise.  

LA MOSTRA è suddivisa in otto sezioni ed è promossa dalla Fondazione Bano di Padova, con l'importante contributo della Fondazione Antonveneta. Grazie al lavoro del curatore Fernando Mazzocca che definisce De Nittis "il pittore italiano che è riuscito ad esprimere così bene lo spirito della città che fu considerato più parigino degli stessi parigini" si ha la possibilità di visionare opere inedite alla critica, come quelli del ciclo delle vedute londinese.

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