Arti inferiori, MBIRA di Roberto Castello/Aldes in scena all'MPX
Ultime battute per il programma di Arti inferiori 2022.23, fortemente voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e realizzata dal Circuito Multidisciplinare Arteven / Regione del Veneto e con il contributo dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Giovedì 23 marzo doppio appuntamento presso il Teatro MPX:
- Alle ore 18 incontro con il coreografo e regista Roberto Castello. Partecipazione gratuita previa prenotazione su eventbrite.it, posti limitati.
- Alle ore 21 va in scena lo spettacolo Mbira.
Mbira della Compagnia Roberto Castello / Aldes - finalista Premio UBU 2019 come miglior spettacolo di danza - è un concerto per due danzatrici, due musicisti e un regista, che tenta di fare il punto sul complesso rapporto fra la nostra cultura e quella africana. È stato creato partendo da una domanda fondamentale: quanto ha contribuito l'Africa a renderci quelli che siamo? Per molti secoli europei e arabi hanno esplorato, colonizzato e convertito ogni angolo del pianeta. Oggi tante culture sono perdute e quella occidentale è diventata per molti versi il riferimento universale. Impossibile dire se sia un bene o un male o sapere se i colonizzati prima della colonizzazione fossero più o meno felici. Sta di fatto che il mondo è sempre più piccolo e meno vario, pieno di televisioni che trasmettono gli stessi programmi e di negozi identici che vendono prodotti identici dalla Groenlandia alla Terra del Fuoco, dalla California, a Madrid, a Riyad a Tokio. Ma spesso nel processo di colonizzazione capita che il conquistatore cambi irreversibilmente entrando in contatto con la cultura dei conquistati.
Di questo prova a parlare Mbira, un originale concerto che mescola musica, danza e parola con l’obiettivo di fare il punto sulla relazione tra la cultura africana e la nostra. Mbira è il nome di uno strumento musicale dello Zimbabwe ma anche il nome della musica tradizionale che con questo strumento si produce. "Bira" è anche il nome di un’importante festa della tradizione del popolo Shona, la principale etnia dello Zimbabwe, in cui si canta e balla al suono della Mbira.
Mbira è però anche il titolo di una composizione musicale del 1981 intorno alla quale è nata una controversia che ben rappresenta l'estrema problematicità e complessità dell'intrico culturale e morale che caratterizza i rapporti fra Africa ed Europa. Mbira è insomma una parola intorno a cui si intreccia una sorprendente quantità di storie, musiche, balli, feste e riflessioni su arte e cultura che fanno da trama ad uno spettacolo che, combinando stili e forme, partiture minuziose e improvvisazioni, scrittura e oralità, contemplazione e gioco, ha come inevitabile epilogo una festa. Mbira è insomma una parola che offre un pretesto ideale per parlare di Africa e per mettere in evidenza quanto poco, colpevolmente, se ne sappia, nella convinzione che il gesto più sovversivo oggi sia quello di ricordare che, prima di affermare certezze, in generale sarebbe saggio conoscere l’argomento di cui si parla. Il teatro borghese nasce per i teatri, la musica pop per gli stadi. Progetti come Mbira nascono invece per tutti quei posti in cui c’è voglia e bisogno di distrarsi, divertirsi e stare bene senza necessariamente smettere di pensare o di porsi domande sul proprio ruolo e sul proprio rapporto con gli altri.
Le musiche, suonate dal vivo, sono composte da Marco Zanotti e Zam Moustapha Dembélé, i testi di Renato Sarti / Roberto Castello con la preziosa collaborazione di Andrea Cosentino, gli interpreti Ilenia Romano, Susannah Iheme (danza/voce), Marco Zanotti (percussioni, limba), Zam Moustapha Dembélé (kora, tamanì, voce, balafon) e Roberto Castello, che firma anche la coreografia e la regia.
ALDES sostiene l’opera di informazione critica della rivista Nigrizia - mensile dei missionari comboniani dedicato al continente africano e agli africani nel mondo - cui vanno i proventi della vendita delle t-shirt di Mbira acquistabili presso il Teatro. La sera dello spettacolo la rivista verrà distribuita gratuitamente agli spettatori.
La stagione si conclude sabato I° aprile con Tropicana - Finalista In-Box 2020 - uno spettacolo che, tra ironia e nonsense, cela il malessere di una generazione senza ideali. In scena Francesco Alberici, Salvatore Aronica, Claudia Marsicano, Daniele Turconi. L’analisi del testo della canzone è il pretesto per un’immersione negli abissi, alla ricerca del nero sempre nascosto dentro un involucro colorato; e del punto di contatto tra quel nero e questo attuale che ci sommerge.
Ingresso
Biglietti intero euro 15 - ridotto euro 13 per giovani fino ai 30 anni, studenti con tessere “Studiare a Padova Card”, abbonati Cineforum MPX e soci Coop Alleanza 3.0.
Prevendita e vendita biglietti: Online biglietti acquistabili su myarteven.it, vivaticket.com e relativi punti vendita, presso MPX - Multisala Pio X il giorno dello spettacolo due ore prima dell’inizio. L’acquisto di biglietti potrà essere effettuato anche utilizzando i voucher Vivaticket di Arteven, bonus cultura e carta docente.
Info
Arteven tel. 041 5074711 - 334 2042331 - artinferiori.arteven@gmail.com - myarteven.it
? Comune di Padova - Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche tel. 049 8205623 - 611 - manifestazioni@comune.padova.it – padovanet.it/cultura-e-turismo/cultura-e-manifestazioni
? Mpx - Multisala Pio X via Bonporti, 22 (zona Duomo) tel. 049 8774325 - mpx@multisalampx.it - https://multisalampx.it/
Info web
https://www.vivaticket.com/it/Ticket/mbira/196118
Foto articolo da comunicato stampa - ph CarloCarmazzi