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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Raccolta dei rifiuti "porta a porta" Raggiunti anche i quartieri 5 e 6

Lunedì 7 aprile il progetto di differenziata a domicilio raggiunge le ultime zone della città. L'assessore all'Ambiente: "Obiettivo realizzato". La Lega: "Il milione e mezzo risparmiato vada ai padovani"

Lunedì 7 aprile si apre l'ultima fase del progetto di raccolta differenziata "porta a porta" iniziato dal quartiere 3 nel 2011. Il servizio è ora attivo anche nei rioni Mandria, Paltana e Voltabrusegana del quartiere 5 e a Montà, Brentelle di Sopra, Chiesanuova, Cave nel quartiere 6 di Padova, per un totale di circa 19.260 abitanti.

ULTIMO STEP. Si tratta del quinto e ultimo step del progetto avviato nel maggio 2011 nel quartiere 3. Il progetto si è poi esteso alle altre aree che presentavano maggiori criticità in termini di quantità e qualità della raccolta differenziata dovute al fenomeno della "migrazione" dei rifiuti dai comuni limitrofi. Con quest'ultima fase la raccolta porta a porta riguarda circa 65.000 abitanti.

ASSESSORE ALL'AMBIENTE. Si tratta di un obiettivo che l'amministrazione comunale si era posta, e che ha raggiunto, proprio per chiudere il cerchio della città. Dunque un risultato positivo che ha concretizzato un cambiamento a favore sia della tutela del territorio che della qualità di vita - ha detto l'assessore all'Ambiente Marina Mancin - Il sistema di raccolta 'porta a porta' si è rilevato senza dubbio efficiente e questo grazie alla partecipazione e all'impegno dei cittadini che hanno dimostrato di condividere il progetto. Un grazie ai presidenti di quartiere che ci hanno aiutato nell'organizzazione degli incontri pubblici informativi e ad Aps che ci ha sempre sostenuto nelle situazioni di difficoltà cercando di soddisfare le esigenze dei singoli cittadini o condomini".

NEL 2012. Nelle zone in cui il "porta a porta" era già attivo (Camin, San Gregorio, Granze, Isola di Terranegra, Voltabarozzo, Crocefisso, Salboro e Guizza sud, Pontevigodarzere, Torre, Ponte di Brenta), si sono registrate percentuali di raccolta differenziata superiori al 75%. Un importante risultato a favore della tutela del territorio e di una migliore qualità di vita nella città di Padova.

NEL 2013. Un’indagine di customer satisfaction, condotta alla fine dello scorso anno, evidenzia come il 91% dei cittadini raggiunti dalla raccolta domiciliare (nei quartieri 2-3-4) la ritenga più vantaggiosa rispetto al vecchio sistema in termini di igiene, di decoro e di sostenibilità ambientale. La penultima zona (Ponterotto, Altichiero e Sacro Cuore del quartiere 6), introdotta nel progetto lo scorso novembre, ha confermato i risultati attesi.

LEGA NORD. “Base 8 milioni, appalto aggiudicato per 6 e mezzo. Nei quartieri 5 e 6 è iniziato il porta a porta, con la collaborazione di una cooperativa che svolgerà il servizio di raccolta, dopo essersi aggiudicata una gara d'appalto. Ora ci auguriamo che il milione e mezzo di euro risparmiato finisca nelle tasche dei padovani, sotto forma di taglio delle bollette, e non serva a rimpinguare i bolognesi di Hera, società con cui si è fusa Acegas-Aps”. Lo dichiara Fabrizio Boron, presidente del consiglio di quartiere 6, della Lega Nord, che insiste: “Il porta a porta è un sistema superato e molto costoso per il cittadino: sia perché moltiplica le uscite degli addetti alla raccolta, sia perché costringe l'utente a trattenere nel proprio domicilio alcuni tipi di rifiuti, anche per 15 giorni. Esiste un modo per risparmiare e migliorare il servizio: bisogna investire in infrastrutture, realizzando un impianto di differenziazione meccanizzato. Chi ha gestito la raccolta rifiuti nei dieci anni di Zanonato-Rossi non lo ha capito o ha altri interessi”.

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