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Elezioni Politiche 2013

Elezioni, è padovano il candidato più anziano: Italo Tassinari, 95 anni

Nativo di Ravenna, residente nella città del Santo, giornalista da 75 anni, ancora oggi direttore editoriale di "Mondolibero" online, è in lista con "Fratelli d'Italia" al 9° posto per il Senato

Italo Tassinari, 95 anni compiuti il 21 gennaio scorso, residente a Padova, è il più anziano candidato per il Parlamento a queste elezioni politiche in programma domenica 24 e lunedì 25 febbraio.

CANDIDATO AL SENATO. Il suo nome compare al 9° posto della lista per il Senato in Veneto con il neonato partito "Fratelli d'Italia" fondato da Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Nativo di Ravenna, da 75 anni Tassinari fa il giornalista, ancora oggi direttore editoriale di "Mondolibero" online, versione digitale dello stesso giornale murale con cui per molti anni ha strillato dai muri di tutta la regione contro il malaffare dei politici. Neppure Vittorio Sgarbi si salvò. Fu Tassinari a presentare denuncia verso il critico d'arte per le sue troppe 'assenze' dalla Soprintendenza.

CONSIGLI AI GIOVANI. "No, non ho alcuna intenzione, e nemmeno possibilità di andare in Parlamento - dichiara schietto il decano di tutti i candidati - Ho accettato perché gli amici di questa nuova formazione di destra liberale me l'hanno chiesto, sapendo che il mio è un nome conosciuto, e qualche voto in più lo possono intercettare". Dall'alto del suo secolo di esperienza, e di battaglie contro la casta, Tassinari un consiglio di sente di darlo ai giovani che andranno a Montecitorio e palazzo Madama: "devono cominciare a fare la politica vera, basta con questi traffici vergognosi dei partiti, con la corruzione, con le spese folli delle Regioni: 8 milioni l'anno per cancelleria nel Lazio, ma che significa?".

IL PRONOSTICO: VINCE LA SINISTRA. Si definisce "liberale da sempre". Anticomunista fin da giovane, comandante durante la Resistenza della divisione "Giustizia e Liberta", è stato amico fraterno del "golpista bianco" Edgardo Sogno, e non rinnega neppure di aver fatto parte della organizzazione "Gladio". "Ma quale paramilitare - risponde - le armi non le avevamo mica! Erano nelle caserme dei carabinieri, se fossero servite, in caso di presa del potere 'manu militari' da parte delle forze comuniste". Che oggi però, a 95 anni e con i Democrats guidati da Bersani, non gli fanno più paura: "No, i comunisti come una volta non ci sono più. Ma quand'ero giovane - ricorda - la contrapposizione era forte, bisogna schierarsi. Oggi anche lì si assiste ad un avvicinamento tra liberismo e ali estreme". Il suo pronostico? "Ce la farà la sinistra - ipotizza - e poi però bisognerà darsi da fare sul serio, facendo ripartire l'iniziativa privata, le imprese e il lavoro, sennò non usciremo dalla crisi".

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