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Dopo Mattarella, anche il Papa chiama Gino Cecchettin

Durante la prima presentazione del nuovo libro dedicato alla figlia, al teatro Verdi mercoledì 5 marzo, il padre di Giulia Cecchettin, la studentessa di 22 anni assassinata l’11 novembre 2023, confida di essere stato raggiunto da una chiamata dal Papa

Durante la prima presentazione del nuovo libro su Giulia Cecchettin (di Gino Cecchettin e Marco Franzoso, editore Rizzoli), la studentessa di 22 anni assassinata l’11 novembre 2023, il padre, Gino Cecchettin appunto, al Verdi mercoledì 5 marzo confida di essere stato raggiunto da una chiamata dal Papa: «Vorrei parlare di doni prima. Prima tu hai citato il Papa, ma prima mi aveva telefonato il presidente Mattarella quindi, anche quelli io li voglio vedere come doni, è chiaro che non vorrei averli avuti, però poi sono arrivati.

La scorsa settimana parlando con Don Gabriele mi ha fatto partecipe di un progetto, sempre legato alla Fondazione, e lui mi dice “Ma chiedi a Monsignor Zuppi che lui può dare qualche indicazione”, allora lo chiamo mi dice “Sì, sì, devi farlo, devi assolutamente anzi ti do una mano a fare questo, ma senti, sai una cosa? Domani sono con Papa e gli altri vescovi e quindi voi che ti chiamo”.

Oh Signore… Io, sapete, ho un rapporto con i piani sopra ehm un po’ equivoco, mi son detto “Proviamoci, no? Non capita tutti i giorni”.

Mi dice “Beh, alle 9 sono lì e ti telefono”.

Io alle 9 mi preparo in modo che la linea non cada, silenzio, ecc. 9, 10, 11… niente. Alle 11 vado bere un caffè con un amico che era passato a trovarmi in ufficio e arriva la telefonata. Allora esco e c’è il Monsignore e mi dice “Ti passo il santo Padre”.

Eh, per quanto uno non ci creda, ma comunque lui rappresenta 2 miliardi di persone e quando senti le parole, senti 2 miliardi di persone che ti danno una pacca sulle spalle. Ti sostentato.

Questo è uno dei raglai che mi ha fatto Giulia».

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