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Domenica, 28 Aprile 2024
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8 spinoff internazionali all’insegna del design thinking nelle aule di SID

Di seguito le proposte dai 15 ricercatori delle 8 startup e idee d’impresa nella fase di PoC (Proof of Concept, test iniziale di valutazione di idea imprenditoriale) protagoniste di una full immersion di 8 ore al giorno per 5 giorni all’insegna del Design Thinking targata Scuola Italiana Design

Satelliti per il monitoraggio delle grandi distese d’acqua (Mecspac), tecnologie diagnostiche innovative per la psichiatria (Quanta Brain), software (SPiN, space products and innovation) e consulenze per analizzare l’effetto dei venti e delle tempeste sulle infrastrutture e sugli edifici (Vento), trasmissione wireless dell’energia tramite satelliti (Oris), ed ancora servizi per la progettazione e la coltivazione di piante nello spazio (Space V), dispositivi meccatronici adattivi che si basano sui principi dell’elettrostatica (Adaptronics), nuove soluzioni per il dispiegamento di grandi superfici di ricezione in orbita (Astradyne) e molto altro ancora.

Sono queste le tecnologie proposte dai 15 ricercatori delle 8 startup e idee d’impresa nella fase di PoC (Proof of Concept, test iniziale di valutazione di idea imprenditoriale) protagoniste di una full immersion di 8 ore al giorno per 5 giorni all’insegna del Design Thinking targata Scuola Italiana Design, la divisione education del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Visionary Distrcit.

Dal 4 all’8 settembre infatti le startup e le idee d’impresa selezionate da Obloo | Venture Factory (advisor di fondi deep tech per circa 70 milioni di euro) si sono confrontati con gli studenti e i docenti di SID per trasformare queste innovazioni tecnologiche di frontiera in prodotti e servizi disponibili sul mercato.

E se le tecnologie dell’aerospazio sembrano lontanissime dall’uso quotidiano di tutti noi, quasi tutti i dispositivi su cui si basano i moderni stili di vita, dal Pc ai telefonini, passando per il memory foam, il joystick, il microcip ecc, devono la loro nascita alle fredde orbite siderali.

Gli studenti del terzo anno del corso di design e comunicazione del prodotto di Sid, guidati dai docenti della Scuola, hanno offerto ai ricercatori il frutto di un bagaglio formativo fatto di visioni creative che intrecciano più livelli operativi: da quello tecnologico a quello di marketing e comunicazione, da quello legato allo sviluppo dei servizicollegati al core business della startup fino all’individuazione di pubblici e linguaggi ad hoc, passando per lo sviluppo dell’identità di marca, e molto altro ancora per individuare insieme una gamma dei migliori prodotti e servizi che quell’idea di ricerca può sviluppare per entrare sul mercato.

Un processo strategico per la trasformazione di una tecnologia in un’impresa che avviene a seguito del percorso di alta formazione offerto dal master Executive MBA in Business Innovation EMBA-IN del Trieste school of management (MIB) in cui i ricercatori hanno avuto modo di scoprire il mondo del business e le sue logiche anche grazie al confronto con manager e alti dirigenti potenzialmente interessanti a queste tecnologie.

Ma i ricercatori, dopo avere trasformato le proprie tecnologie di frontiera in potenziali prodotti e servizi da mettere sul mercato, avranno la possibilità di testare concretamente lo use-case di ciascuna idea grazie all’apporto pratico di LEF (Lean Experience Factory). Il centro esperienziale di San Vito al Tagliamento (Pn) permetterà infatti loro di testare le potenzialità di industrializzazione dei loro prodotti-servizi.

Un modello, quello descritto fino ad ora, che segue il successo del progetto Tech2Biz che aveva visto Scuola Italiana Design come un protagonista dello sviluppo delle PoC.

Durante il 2021 infatti, oltre 140 studenti di SID hanno collaborato con una 30ina di ricercatori di 7 startup selezionate da Obloo | Venture Factory nei laboratori di ricerca di alcune tra le più prestigiose Università del Paese.

Nei mesi e negli anni successivi questa collaborazione ha portato altre 8 startup della scuderia di Venture Factory ad avvalersi dei servizi e della creatività di Scuola Italiana Design con risultati eccellenti: tra i progetti di maggiore successo passati di Newtwen protagonista, proprio nei mesi scorsi di un nuovo round di finanziamento milionario e di Sybilla Biotech che nell’ottobre del 2022 ha raccolto un finanziamento da 23 milioni di euro.

«Tramite questo progetto gli studenti e i docenti di SID sono entrati nel cuore di quel processo, complesso e ricco, che trasforma una ricerca universitaria o una tecnologia in un’impresa» dichiara Emiliano Fabris direttore di SID e del Galileo Visionary District. «Un nodo quindi cruciale nello sviluppo di uno spinoff. Questo risultato è ottenuto grazie all’impiego dal lavoro in sinergia di tutto il knowhow del Galileo: dalla già citata Scuola Italiana Design all’incubatore d’impresa Startcube passando per la divisione nuovi materiali che è Matech e per l’area Marketing. Grazie a progetti come questo le nostre competenze crescono e con esse la qualità dei servizi che offriamo ogni giorno alle aziende e alle istituzioni del territorio».

«SID ha dimostrato nei fatti di essere un attore di riferimento, non solo nazionale, nel Design Thinking e nel Design del sistema prodotto» dichiara Nicola Redi, managing partner di Obloo | Venture Factory. «Questi sono elementi fondamentali nel percorso che porta una tecnologia deep tech sul mercato. L’esperienza cumulata della nostra squadra è unica e ci ha permesso di creare un processo proprietario chiamato DeepscoverTM, di cui SID, EMBA IN con MIB e LEF sono partner fondamentali. Insieme rappresentiamo un’opportunità unica per l’innovazione tecnologica del Paese, attraverso la ricerca, i suoi spin-off, le imprese e il venture capital».

«In questo dialogo tra scienza e impresa» dichiara Francesco Venier direttore della divisione Executive Education di MIB School of Management di Trieste «Scuola Italiana Design ha un ruolo importantissimo perché pone le basi per affrontare la concretizzazione di queste possibili innovazioni con solide metodologie derivanti dal design. Metodi che mettono sempre al centro l’utilizzatore, del prodotto e l’ergonomia dei processi organizzativi. Uno tipo di competenza fondamentale sia per chi sviluppa nuove soluzioni per il mercato sia per chi deve disegnare e governare le organizzazioni moderne, che devono essere capaci di apprendere ed evolvere autonomamente».

Per info e contatti Galileo Visionary District

https://www.galileovisionarydistrict.it/

Foto articolo da comunicato stampa

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