rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
social Vo'

Vinitaly, provincia di Padova: le realtà del nostro territorio “invadono” Verona

Nella 54esima edizione di Vinitaly - Salone Internazionale dei vini e distillati spiccano le aziende del nostro territorio, che disseminate in stand diversi fanno il pieno di visitatori

Siamo a Verona, ma sembra Padova: nella 54esima edizione di Vinitaly - Salone Internazionale dei vini e distillati spiccano le aziende del nostro territorio, che disseminate in stand diversi fanno il pieno di visitatori, tornati in Fiera dopo tre lunghi anni di attesa.

Vinitaly 2022

Vini padovani

Nel Padiglione F - ribattezzato “Organic Hall” - Maeli (Baone), realtà tutta al femminile che sta facendo sempre più parlare di sé non solo nel nostro Paese, ma anche fuori dai confini nazionali. Nel vicino Padiglione 10 troviamo invece l'Azienda Agricola Reassi (Rovolon), che punta tutto sulla territorialità tanto da aver recuperato tre vitigni che stavano finendo nel dimenticatoio. Nel Padiglione 4 si trovano uno a fianco all'altro Dominio di Bagnoli e Conselve Vigneti e Cantine, uniti nel nome (anche) del Friularo, mentre nel Padiglione 8 vengono calati altri sei assi: Conte Emo Capodilista (Selvazzano Dentro, giunta alla sua 22esima generazione), Terre Gaie (Vo'), Vignalta (Arquà Petrarca), Vigne al Colle (Rovolon), Tenuta Monte San Giorgio (Cervarese Santa Croce) e Quota 101 (Torreglia, presidente di Strade del Vino Colli Euganei).

Consorzio Vini Colli Euganei

La maggior concentrazione si trova però nel Padiglione 5, dove il Consorzio Vini Colli Euganei è presente con un maxi-stand di 90 metri quadri in cui si può trovare un banco con 22 vini di 12 aziende diverse e 7 co-espositori, che si sono riservati un “posto in prima fila”. Ad aprire il gruppo c'è Turetta Cà Bianca (Cinto Euganeo), con le sue 17 etichette che vanno dal Serprino alla “punta di diamante” Rossura dei Briganti”. Al loro fianco c'è La Costa, azienda di Vo' che durante il lockdown ha avuto modo di creare nuovi vini subito ribattezzati “della rinascita”. C'è poi la voglia di innovazione di Vigna Ròda (Vo'), in fase di restyling per quanto riguarda non solo la veste grafica delle etichette ma anche i nomi dei propri vini. A seguire l'accoppiata Le Volpi-Monte Fasolo (rispettivamente Baone e Cinto Euganeo), doppia realtà che ha quale parola d'ordine “sostenibilità”, con un occhio di riguardo per territorio e biodiversità. Nello spazio riservato a Cristofanon Montegrande (Rovolon) si festeggia ancora, invece, per l'ingresso nella guida “5 Star Wines” con il Fior d'Arancio Docg Passito 2016, capace di conquistare un punteggio di ben 92/100. Chiudono l'elenco dei “magnifici sette” Ca' del Colle (Vo') e Tenuta Gambalonga (Cinto Euganeo). E questa è solo una parte...

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vinitaly, provincia di Padova: le realtà del nostro territorio “invadono” Verona

PadovaOggi è in caricamento