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Zaia apre a Padova il World Health Forum Veneto: «Qui disegniamo la sanità del futuro»

In quattro giorni, fino a sabato, interverranno oltre 100 speaker, con ricercatori, accademici ed esperti in rappresentanza di 35 fra università e centri di ricerca, di cui 13 dall’estero, e di oltre 20 aziende del settore farmaceutico

Sold out per la prima giornata del World Health Forum Veneto, che si è aperto oggi, mercoledì 20 marzo, nel Palazzo della Ragione a Padova: tutte occupate le 400 sedie allestite nel salone, ma in oltre 500 avevano prenotato online. In quattro giorni, fino a sabato, interverranno oltre 100 speaker, con ricercatori, accademici ed esperti in rappresentanza di 35 fra università e centri di ricerca, di cui 13 dall’estero, e di oltre 20 aziende del settore farmaceutico, dispositivi medici e di software per la salute.

Inaugurazione

A inaugurare l’evento è stato il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, seguito da una conversazione tra la Magnifica Rettrice dell’Università di Padova Daniela Mapelli e gli accademici Angelo Paolo Dei Tos, Gaudenzio Meneghesso, Mattia Veronese e Roberto Vettor. Come prevedere la prossima pandemia è stato il tema affrontato da Giorgio Palù, professore emerito di microbiologia e virologia all’Università degli Studi di Padova e past presidente della European Society for Virology, e Thomas Mertens, presidente dello Stiko (commissione permanente sui vaccini del Robert Koch Institute, Germania) e professore emerito di virologia all’Università di Ulm. A seguire il keynote spech di Martin Curley, direttore del Digital Health Ecosystem Innovation Value Institute alla Maynooth University (Irlanda), una conversazione tra Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova, e Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cariparo, e in chiusura l’intervento del sindaco di Padova Sergio Giordani.

Luca Zaia

Il primo a salire sul palco è stato il presidente della Regione Luca Zaia: «Sono emozionato perché oggi si realizza un grande sogno. Andiamo a sublimare l’eccellenza della sanità veneta e dimostriamo la forte volontà di dare avvio oggi ad un forum internazionale che sia riferimento per il mondo dell’innovazione medica. Come ho detto in questi giorni, vogliamo diventare la Davos della sanità. All’inaugurazione di oggi centinaia di esperti, scienziati e studiosi a Palazzo della Ragione, a Padova, hanno dato il via ad un evento dove si parla e ci si confronta su sanità, ricerca, innovazione e tecnologie applicate. Un’edizione frutto di un grande lavoro di squadra fra istituzioni ed enti del Veneto, nella quale mettiamo a sistema un patrimonio di informazioni ed esperienze, per fare sintesi e guardare avanti. Il Forum anno dopo anno crescerà, consolidando la propria immagine di riferimento internazionale della sanità. Auguro buon lavoro a tutti – ha concluso Zaia, che ha ringraziato tutti i partner dell’iniziativa -, ricordando che abbiamo due università di eccellenza in campo medico, a Padova e Verona, un sistema sanitario che conta su 64.000 professionisti che insieme a11.000 medici contribuiscono a erogare 80 milioni di prestazioni. Abbiamo primati nel campo dei trapianti di cuore, rene, fegato e polmoni ed eccellenze riconosciute ovunque. E, come diceva Cornelia, madre dei Gracchi, ecco i miei gioielli». 

Come prepararci a una prossima pandemia

Il primo dibattito ha avuto al centro la pandemia da Covid-19, l’evento che quattro anni fa ha cambiato per sempre il rapporto tra cittadini e salute. «In Germania - ha affermato Thomas Mertens - quel che più ci è mancato sono buoni dati, le nostre strutture non erano preparate ad averli e processarli in tempo reale. Questo in futuro deve assolutamente cambiare: dovremo avere dati e valutarli in brevissimo tempo». Giorgio Palù ha sottolineato come i modelli predittivi potenziati con l’intelligenza artificiale potranno aiutare i decisori a fare scelte migliori rispetto alle strategie per contenere la diffusione del virus. Non possiamo predire quale sarà, ma «l’attuale situazione globale è molto favorevole a rendere dei patogeni pandemici - ha aggiunto Mertens - a partire dalla crescente popolazione di bestiame, dalla crescita demografica umana, fino alla possibilità di viaggiare velocemente». Centrale sarà anche la dimensione europea, ha sottolineato Palù: «Dovremo costituire un’entità centrale, non è sufficiente la Hera - Health Emergency Preparedness and Response Authority di Bruxelles, poco più di un ufficio burocratico. Ci vorrebbe un centro europeo dove gli specialisti possano discutere e siano in grado, appena emergesse una nuova pandemia, di stabilire la risposta più opportuna da dare. In Italia l’hub anti pandemico del Biotecnopolo di Siena, nato sulla carta tre anni fa, non è ancora attivo».

Il programma di giovedì

Dalla seconda giornata, giovedì, l’evento si sposta al centro congressi Padova Congress, in Fiera. Alle 9 i saluti delle autorità: Daniela Mapelli, rettore dell’Università di Padova, Gaudenzio Meneghesso, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di Unipd, Roberto Vettor, direttore del Dipartimento di Medicina di Unipd, Angelo Paolo Dei Tos, presidente della Scuola di Medicina di Padova, e Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova. Alle 9.40 si entra nel vivo con i keynote speech “Pushing Medical Frontiers: AI-Drive Breakthroughs in Medicine” di Mihaela van der Schaar (University of Cambridge, Regno Unito) e “From Hype to Ripe: Implementing AI in Health Systems” di Yael Ophir, Executive Director HealthIL (Israele).
Alle 11 la prima sessione, “The central role of data”, con Tianxi Cai (Harvard Medical School, Boston, Usa) Manlio De Domenico (Università di Padova), Björn Eskofier (Friedrich-Alexander-Universität, Erlangen-Nürnberg, Germania) e Rosario Rizzuto (Università di Padova). Alle 14 la seconda sessione, “AI for precision medicine”, con Matej Oresic (Örebro University, Svezia), Jens Rittscher (University of Oxford, Regno Unito), Fabio Vandin (Università di Padova), Davide Risso (Università di Padova) e Mario Luca Morieri (Università di Padova). Terza sessione, “Ethics, Regulations, Fairness, and Explainability”, al via alle 16.10 con gli interventi di Giusella Finocchiaro (Università di Bologna), Alessandro Fabris (Max Planck Institute for Security and Privacy, Bochum, Germania), Fabio Grigenti (Università di Padova) e Guglielmo Tamburrini (Università di Napoli Federico II), che alle 16.50 si confronteranno in una tavola rotonda. L’iscrizione agli incontri in programma, gratuita, è ancora aperta sul sito web giorgio palù.

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