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Marcato a Pernumia: «Bomba ecologica definitivamente disinnescata. Chi ha avvelenato ha pagato troppo poco»

Conclusa dopo vent'anni la bonifica dell'area della ex C&C. La Regione ha investito 15 milioni e 700 mila euro per bonificare completamente un'area di 67.000 m2 dove erano stivate tonnellate di rifiuti pericolosi e nocivi. La soddisfazione di Marcato: «Ero assessore in Provincia, quando abbiamo cominciato a lavorare per risolvere questa brutta situazione»

Una vicenda lunga, iniziata nel 2013, ha finalmente visto la sua conclusione. Per questo l'assessore regionale allo sviluppo economico ed energia, Roberto Marcato, che questo percorso lo ha seguito dal principio, questa mattina assistitendo alla partenza dell’ultimo camion di rifiuti dallo stabilimento della ex C&C di Pernumia, in provincia di Padova, era visibilmente soddisfatto. «Ero assessore in Provincia a Padova quando abbiamo cominciato a lavorare per risolvere questa brutta situazione», ha ricordato Marcato. Era il 2004. 

La vicenda comincia di fatto all’inizio degli anni 2000, quando iniziarono le segnalazioni degli abitanti della zona preoccupati per il tipo di rifiuti che venivano stoccati nel capannone di via Granze. Cominciarono quindi proteste e raccolte firme ma l’azienda ha continuato ad operare fino al 2005 quando finalmente il Corpo Carabinieri Forestale dello Stato, su disposizione della magistratura, pose sotto sequestro il capannone.  L’attività della ex “C&C” si svolgeva su un’area di circa 67.000 m2 in Comune di Pernumia. Di questi, circa 14.300 m2 occupati da due capannoni aventi rispettivamente una superficie di 11.200 m2 e di 3.100 m2. Al momento del sequestro, all’interno dei suddetti capannoni si trovavano stimati circa 54.000 tonnellate di rifiuti: circa 46.000 tonnellate nell’edificio più grande ed altri circa 8.000 tonnellate in quello minore. 

«Dopo 20 anni di duro lavoro oggi è un giorno straordinario perché parte l’ultimo camion di rifiuti pericolosi e, finalmente, possiamo dire di avere disinnescato una potente bomba ecologica. 15 milioni e 700 mila euro il costo dell’operazione, 54.000 le tonnellate complessive di rifiuti rimossi. E con questa colossale operazione risolviamo un problema enorme e possiamo restituire alla comunità questi spazi», ha sottolineato Marcato. Gli interventi, realizzati da Veneto Acque S.p.A., sono stati affidati tramite gara europea. Nell’arco del 2024 è prevista l’ultimazione di alcune indagini ambientali disposte dal piano di caratterizzazione del sito e approvato dagli enti di controllo.L'assessore fa due conti su quanto è costato bonificare quest'area che è stata avvelenata da un volontario comportamento dei dirigenti della ex C&C: «Questo intervento è costato alla Regione del Veneto 15.700.000 di euro, 13.500.000 dei quali a valere sulla Legge speciale per Venezia – ha precisato Marcato – ma oggi possiamo ben dire che abbiamo portato a termine un’opera mastodontica, a beneficio dell’ambiente, del territorio e soprattutto della comunità». Come dire che a distruggere e danneggiare ci si mette un attimo, per ripristinare, ripulire e bonificare ci vogliono invece tanti soldi e tanto tempo. Per questo Marcato non riesce a trattenersi da un'amara constatazione: «Gli autori di questo delitto, di questo scempio, hanno pagato troppo poco». 

Bonifica ex C&C Pernumia

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