rotate-mobile
Economia

Per sperimentare "l'Internet delle cose": operativo a Padova lo Iot Cube

STMicroelectronics, leader globale nei semiconduttori, e Galileo Visionary District offrono alle imprese e alle startup del territorio un nuovo progetto dedicato all'ultima frontiera dell'innovazione

STMicroelectronics, leader globale nei semiconduttori con clienti in tutti i settori applicativi dell’elettronica, arriva a Padova e sceglie il Galileo Visionary District per il suo programma di PoC (Proof of Concept), uno spazio fisico presso Start Cube - in via della Croce Rossa 112 - dedicato alla validazione delle idee innovative di trasformazione digitale basate sulle tecnologie proposte dal colosso italo-francese dell’elettronica.

Iot Cube

Ogni PoC ha una propria caratterizzazione: quello di Galileo è chiamato IoT Cube per la sua forma a cubo e per la sua collocazione all’interno di Start Cube, incubatore d'imprese del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Visionary District. Lo spazio sarà aperto a piccole e medie imprese, start up e studenti e dedicato alla formazione e all'approfondimento delle tecnologie abilitanti l’innovazione. L’iniziativa permetterà di accelerare i tempi di sviluppo di progetti che utilizzino l’elettronica per portare innovazione nei campi più diversi, dall’agricoltura alla cura della persona, dall’arredo all’abbigliamento, dall’auto allo sport e al fitness, oltre al vasto campo dell’automazione industriale e dell’Industria 4.0. Assieme ad Emiliano Fabris, direttore del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Visionary District, Luciano Pini, Regional Head of IoT & Digital Transformation Business Development di STMicroelectronics, e allo staff tecnico di IoT Cube giovedì 13 febbraio al lancio delle attività relative all’IoT Cube erano presenti anche i rappresentanti dei principali soci del Parco Galileo: Enrico Del Sole, Vicepresidente di Assindustria Venetocentro; Luca Montagnin, membro di Giunta della Camera di Commercio di Padova con delega all'Innovazione; Matteo Rettore, Direttore di Cna Padova; Roberto Saro, Direttore della Fondazione Cariparo; Arturo Lorenzoni, Vicesindaco del Comune di Padova.

"Internet delle cose"

È proprio intorno a sensoristica evoluta, connettività, Intelligenza Artificiale e Blockchain che si sviluppa il concetto di IoT (Internet delle Cose), quel sistema tecnologico che permette ad oggetti e macchine di raccogliere dati e informazioni e connettersi fra loro per efficientare processi e sviluppare nuovi servizi e prodotti. Per assistere tutti i soggetti a cui IoT Cube è dedicato, Galileo Visionary District, anche in collaborazione con STMicroelectronics, organizzerà da qui a maggio un ciclo di quattro incontri dedicati ad altrettanti ambiti di applicazione:

  • Il 28 febbraio dalle 15:30 alle 18:30 presso Scuola Italiana Design di Corso Stati Uniti, 14 si parlerà di “Internet of Things, un nuovo paradigma per i Big Data”.
  • Il 25 marzo tra le 17.00 e le 19.00 l'IoT Cube affronterà il tema “IoT e Design: nuovi modi di fare interagire gli oggetti”.
  • Il 22 aprile tra le 10.00 e le 13.00 sarà la volta del “Revamping 4.0: connetti, controlla, migliora”, ovvero la trasformazione dell’azienda in Industria 4.0 tramite IoT senza sostituire i macchinari già presenti in azienda (evento in collaborazione con IoT Italy e Camera di Commercio di Padova).
  • Il 28 maggio tra le 16:30 e le 18:30 si parlerà di “IoT: nuove soluzioni, sfide e linee guida”.

I commenti

Spiega Emiliano Fabris, direttore del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Visionary District: «Abbiamo ascoltato i bisogni delle nostre imprese ed abbiamo capito che oggi più che mai c'è la necessità di venire a contatto diretto con le tecnologie che più rappresentano gli attuali e futuri vettori di innovazione. Grazie alla partnership con STMicroelectronics potremo offrire al tessuto economico e produttivo percorsi mirati per conoscere e sperimentare direttamente le funzioni e le potenzialità della sensoristica applicata a processi produttivi e prodotti. Un altro tassello importante del ruolo che il Parco, dal 2018 Centro di Trasferimento Tecnologico Industria 4.0 abilitato presso il Mise, ha ottenuto come soggetto promotore dell'innovazione a livello territoriale». Aggiunge Luciano Pini di STMicroelectronics: «Chi si rivolge ad un PoC non deve necessariamente conoscere le complessità dell’elettronica. Deve invece avere l’idea di un nuovo prodotto o di una nuova funzione per un prodotto esistente e si deve chiedere se l’elettronica può aiutarlo a realizzare la sua idea. Per fare un esempio, un’azienda, una startup o un team di studenti possono chiedersi se c’è un modo di sfruttare le scarpe per raccogliere dati sull’ambiente in cui vengono calzate e dare informazioni in più al loro proprietario o alla comunità in cui vive. Noi di ST facciamo confluire le competenze acquisite lavorando a stretto contatto con grandi, medie e piccole aziende che realizzano applicazioni, diamo la possibilità di accedere a integratori di sistema che aiutano a realizzare prototipi e sistemi pronti per la produzione, e offriamo supporto per identificare le tecnologie giuste: in due parole, rendiamo veloce, semplice ed economico il passaggio dall’idea al prodotto commerciale».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Per sperimentare "l'Internet delle cose": operativo a Padova lo Iot Cube

PadovaOggi è in caricamento