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Lavoro in nero nel padovano, la Uil: «Solo dove c’è un contratto abbiamo più certezza nella sicurezza»

Sono sempre più frequenti i casi scoperti dalla Guardia di Finanza, per questo Massimo Zanetti, coordinatore della Uil Veneto Padova è tornato su un tema che è legato anche ai diritti e alle condizioni di lavoro

Massimo Zanetti, coordinatore della Uil Veneto Padova, sull'onda anche delle notizie che riportano nel padovano numerosi casi di lavoro in nero, ha spiegato che c'è una sola strada per affrontare questa questione: «Nel padovano sono stati scoperti, dalla Guardia di Finanza, oltre 40 lavoratori in nero. E’ impressionante come questa piaga sia presente un po’ su tutto il territorio veneto e come sia difficile contrastarla».

Il coordinatore elogia l'operato non solo della Guardia di Finanza che rendono possibile far emergere situazioni di lavoro irregolare:«Come Uil Veneto ringraziamo le forze dell’ordine che, quotidianamente, si impegnano con estrema dedizione per far rispettare la legalità. Noi non abbassiamo la guardia e, seppur con difficoltà, continuiamo a lavorare affinché il mondo del lavoro diventi veramente e pienamente un luogo rispettoso delle regole e delle norme di sicurezza. I finanzieri, nello specifico, hanno riscontrato molteplici irregolarità in diverse attività commerciali, sia nella Città del Santo che in provincia. E’ frustrante tutto questo e fa arrabbiare perché il lavoro dovrebbe essere un diritto per tutti e per tutte poterlo svolgere serenamente con un contratto. Solo regolarmente contrattualizzati si è tutelati e c’è una maggior certezza nella sicurezza».
 

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