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Cultura

Un film in realtà virtuale per la candidatura Unesco: ultimate le riprese di “Giotto Beyond Borders”

Questo rivoluzionario prodotto cinematografico, totalmente girato in immersive virtual reality, sarà uno dei più autorevoli biglietti da visita per Padova in vista della sua candidatura come sito Patrimonio dell'Umanità Unesco

Un prodotto multimediale di ricerca che vuole fondere virtual reality, cinema tradizionale e brain controlled dystopian sci-fi film, l’ultima frontiera del cinema interattivo: battuto l’ultimo ciak di “Giotto beyond borders” (Giotto dietro i confini).

Le riprese

Sono terminate dunque giusto in tempo al Castello Carrarese - che tra pochi giorni chiuderà al pubblico per l'inizio dei lavori di restauro - le riprese del nuovissimo film in realtà virtuale su Giotto e Padova firmato dalla troupe del River College, per la regia di Emilio Della Chiesa, direttore del River Film Festival. Questo rivoluzionario prodotto cinematografico, totalmente girato in immersive virtual reality, sarà uno dei più autorevoli biglietti da visita per Padova in vista della sua candidatura come sito Patrimonio dell'Umanità Unesco. Un percorso entusiasmante tra affreschi e complessi monumentali del centro storico che contribuirà a consacrare Padova fra le più importanti città d'arte al mondo. Naturalmente, accanto al suggestivo palcoscenico trecentesco offerto dagli spazi del Castello Carrarese, non mancherà uno sguardo immersivo nella Cappella degli Scrovegni, al cui interno le riprese (realizzate con il beneplacito dell'Assessorato alla Cultura) hanno utilizzato tecnologie avanzate nel massimo rispetto della fragile delicatezza del luogo.

“River College Virtual Reality”

Il progetto si inserisce nell’ambito di “River College Virtual Reality”, un percorso triennale di alta qualificazione dell’offerta culturale cinematografica, strutturato in un insieme di interventi coordinati di tipo formativo, produttivo e divulgativo volti alla diffusione della VR, ed è stato realizzato con il patrocinio e la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura del Comune, con il patrocinio dell'Università di Padova e con il decisivo sostegno economico della Fondazione Cariparo. Spiega il regista Della Chiesa: «Il nostro è un lavoro totalmente nuovo, che mette a confronto due linguaggi visivi solo all’apparenza affini, svelando i limiti tra l’interattività dell’esperienza immersiva e la narratività del linguaggio cinematografico. Nel percorso di valorizzazione di un bene culturale, come cambia la percezione di un sito storico-artistico come la Cappella degli Scrovegni in rapporto al medium utilizzato? Quali differenze intercorrono tra la trasformazione di un ambiente culturale in un virtual environment e la trasfigurazione dello stesso in immagini flat in movimento? “Giotto Beyond Borders” cerca di rispondere a queste domande, attraverso la drammatizzazione cinematografica e virtuale della storia che ha portato alla realizzazione del capolavoro di Giotto».

Doppia versione

Giotto Beyond Borders sarà prodotto in una doppia versione (in virtual reality e cinema tradizionale). La post produzione verrà realizzata all'HIT (Human Inspired Technology Center, diretto dal professor Luciano Gamberini). Ultimato il montaggio, Il risultato finale sarà una serie di otto puntate dedicate ad altrettanti siti di interesse compresi nel circuito dell’Urbs picta. Molti i nomi di spicco coinvolti nel film: il direttore della fotografia è Fabio Olmi, figlio del grande regista bergamasco; al montaggio c’è il pluripremiato Paolo Cottignola (già collaboratore, oltre che di Olmi, di Mazzacurati e Segato); fra gli attori coinvolti, il ruolo di Giotto è stato interpretato da Fiorenzo Mattu, già protagonista di ruoli importanti con registi del calibro di Paolo Sorrentino. Una curiosità: Giuliano Pisani, oltre ad essere uno degli autori della sceneggiatura, impersona il poeta padovano Albertino Mussato. E fra gli attori c’è anche Luciano Gamberini, ordinario del Dipartimento di Psicologia generale e prorettore dell’Università di Padova, che dà il proprio volto a Pietro d’Abano. Il film, che sta già suscitando un grande interesse a livello internazionale, sarà presentato al prossimo Festival di Berlino, nel febbraio del 2021. «Anche in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo - conclude Emilio Della Chiesa - investire nella cultura sembra essere il volano giusto per un rilancio complessivo dell'economia di un Paese. E in questo Padova si prepara ad avere un ruolo di primo piano».

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