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Martedì, 30 Aprile 2024
Scuola

Museo dei Colli Euganei: erasmus: giovani, esperienze e progetti per essere sempre più cittadini europei 

Da sabato 10 a sabato 17 giugno nelle sale espositive del polo museale di Galzignano troverà spazio un’area dedicata ai lavori realizzati da un gruppo di studenti polacchi che nelle scorse settimane hanno aderito ad un progetto formativo sul territorio.  Il progetto fa parte di un percorso che il Comune di Galzignano Terme ha intrapreso per valorizzare i giovani e creare un ponte tra gli studenti dei Colli e quelli d’Europa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

L’esperienza condotta da una trentina di studenti polacchi, anche presso il Museo dei Colli Euganei di Galzignano, si concluderà con una mostra. Da sabato 10 giugno a domenica 17 giugno le sale espositive del polo museale di Galzignano Terme si arricchiranno di nuovi contenuti.

Le opportunità 

Si tratta degli esiti raggiunti quest’anno dal progetto Erasmus+, ossia il programma dell’Unione europea che offre opportunità formative per giovani, studenti, insegnanti, educatori, volontari e operatori giovanili nel campo delle conoscenze e delle abilità digitali e dei progetti legati alla sostenibilità ambientale, creando reti di partenariato tra istituzioni e organizzazioni nei settori dell’istruzione, della formazione e del mondo del lavoro. Una sinergia all’interno della Comunità Europea che per il territorio euganeo viene favorita dalla collaborazione con Futuro e Progresso, ossia l’associazione culturale giovanile padovana, attiva a livello internazionale con scambi di formazione, mobilità ed educazione alla gioventù.

«Una grande opportunità» per il territorio

«Una grande opportunità - spiega il sindaco di Galzignano, Riccardo Masin - di cui beneficia anche il Museo dei Colli Euganei, insieme ad altre strutture del territorio come gli Iat di Abano, l’Abbazia di Praglia e il borgo di Arquà Petrarca o alcuni alberghi, che si rinnova di anno in anno, dal 2021. Il contributo che ci viene richiesto è semplicemente quello legato all’approfondimento dello studio e per questo dal Museo vengono messe a disposizione sia le strutture che i contenuti necessari alle ricerche che questi gruppi di giovani studenti, tra i 16 e i 18 anni, sviluppano, avendo come riferimento il territorio euganeo e i centri vicini più importanti, come Padova o Venezia. I loro soggiorni, che normalmente si concentrano nel periodo primaverile e autunnale, dunque si arricchiscono di diverse esperienze che poi sfociano in progettualità rivolte agli stessi territori di ricevimento».

I protagonisti

Questi ragazzi provengono da diverse parti della Polonia, si tratta comunque di aree simili per paesaggio, urbanistica ed economia a quelle euganee, e sono studenti iscritti presso istituti professionali, seguendo diversi indirizzi. Tra di loro c’è chi studia per diventare un operatore turistico o chi cerca la qualifica come esperto in marketing e comunicazione, chi si occupa di economia, ma c’è anche chi frequenta corsi di edilizia, perché – come detto – l’impegno che sottende alle progettualità è quello di guardare al “futuro”, al mondo da costruire soprattutto attraverso la sostenibilità ambientale. Progetti che, proprio per l’alto contenuto creativo e il valore che le giovani generazioni possono mettere in campo per il “domani”, al Museo dei Colli Euganei hanno fornito più di uno spunto per ottenere finanziamenti attraverso il Pnrr. Del resto le tematiche prese in considerazione sono perfettamente attinenti con le necessità sentite dal polo museale, come, ad esempio: far crescere il numero dei giovani a delle famiglie tra le presenze. Il lavoro, ovviamente, è partito da una serie di valutazioni e di analisi swot (di pianificazione strategica) per procedere poi nell’individuazione di diverse interazioni con le opportunità turistiche e sportive che oggi rappresentano uno sviluppo economico anche per il territorio dei Colli, legate alla bicicletta, all’escursionismo o al Galzignano Golf Club, visto che si tratta di una delle strutture più importanti a livello veneto. E’ da qui, secondo gli esiti dei lavori svolti, che il Museo dei Colli Euganei potrebbe incontrare quel pubblico che ancora non ha fatto accesso alle sue sale espositive. Idee e progetti che hanno avuto diverse forme di elaborazione, trovando struttura sia come semplici pannelli grafici cartacei che come elaborati più strutturati con l’impiego di materiale fotografico o video, anche da destinare alla comunicazione attraverso i canali social.

C'è interesse 

«Si tratta di proposte che accogliamo sempre con grande interesse – spiega l’assessore alla Cultura, Valeria Lunardi – sia perché vengono da quel mondo giovanile che non troviamo quasi mai tra le presenze settimanali, sia perché sono progetti davvero interessanti. Capaci di prendere in considerazione anche quegli aspetti del paesaggio che per noi, talvolta, sono scontati».

Il suono delle campane

«Tra le curiosità riscontrate dal gruppo di giovani presente quest’anno a Galzignano c’è il suono delle campane. Non erano abituati a sentirlo e l’hanno definito come un elemento bello dei Colli – spiega Giulia Deotto, direttore del Museo dei Colli Euganei - una cosa banale, ma che segna una distanza tra il qui e l’altrove e che ci insegna – o dovrebbe farlo – a vivere con attenzione il paesaggio attorno a noi. L’abitudine a quello che abbiamo attorno, che non ci fa percepire più il paesaggio, anche nelle sue cose più belle e ricche di significato, è uno di quei ‘mali’ che in passato non ci hanno fatto riconoscere il grande valore incarnato dal territorio e che più spesso ci ha portati a devastarlo piuttosto che a valorizzarlo. Un male che oggi i Colli Euganei non possono più rivivere e ben venga se questa sollecitazione ci viene fatta da ragazzi, pieni di voglia di vivere e di stupirsi anche delle piccole cose, che diamo per scontate. Credo che tra gli elementi di valore da cogliere nella mostra, che aprirà i battenti il prossimo week end, ci sia anche questa piccola-grande opportunità di riflessione».

Giovani, studi e progetti

Ma il progetto non finisce qui, al rientro dei giovani studenti polacchi, infatti, seguirà l’arrivo di un nuovo gruppo lunedì 12 giugno sui Colli Euganei seguito da Futuro e Progresso, sempre per condurre ricerche all’interno dell’area euganea e dare approfondimento ai rispettivi programmi di studi. E un’esperienza del tutto simile la stanno vivendo un gruppo di studenti di Galzignano, anch’essi impegnati in un progetto Erasmus. La loro assenza si è notata venerdì 2 giugno, in occasione della consegna della Costituzione da parte del sindaco, Riccardo Masin, un momento rituale nel giorno della Festa della Repubblica per i giovani di Galzignano che quest’anno ha preso un valore ancora più forte. Sono 47 i ragazzi che hanno raggiunto o raggiungeranno la maggiore età nel corso del 2023, di questi alcuni non hanno potuto essere presenti, proprio perché impegnati nel proprio programma di studi all’estero. Per gli altri invece è stata predisposta presso l’Auditorium di Galzignano e il Museo una piccola festa, seguita da un aperitivo insieme a tutta la nuova giunta del paese e all’assessore Giacomin, che ha organizzato l’iniziativa.

L'impegno

«Siamo partiti dalle giovani donne, per invitarle a entrare nella vita pubblica con energia ed entusiasmo, per rivolgerci poi a tutti i nuovi diciottenni». Dice Federica Giacomin, assessore alle associazioni e alle manifestazioni: «A spronarli Thomas Prearo, giovane artista di Galzignano che ha fatto dell’emozione un punto di forza e rinascita per sé e il suo borgo, superando disabilità e difficoltà fino ad essere ricevuto dal Presidente della Repubblica Mattarella nel 2021».

Erasmus

«Recupereremo anche con gli studenti in Erasmus e rilanceremo ai giovani europei questo importante momento con la Costituzione – ha concluso Riccardo Masin, il primo cittadino - sono momenti decisamente importanti per comprendere la nostra storia e allo stesso tempo il nostro futuro di cittadini. Lo faremo anche alla luce delle esperienze che hanno vissuto in Erasmus, sono convinto che questi programmi di studi rivolti agli studenti europei facciano parte delle stesse premesse a cui si sono rivolti anche i padri costituenti. Siamo di certo parte di una storia Italiana, che è anche Europea. Una storia importante è fatta di diritti, azioni compiute per mantenerli e proteggerli, unendo in un'unica comunità europea i giovani d'Europa da Galzignano ad ogni paese della nostra terra».

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