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Friday for Future di nuovo in piazza: «Da Padova a Cortina, fermare la devastazione dei territori»

Per lo più giovani, erano circa 250, si sono dati appuntamento nel piazzale di fronte alla stazione per poi dare vita al corteo che ha attraversato tutto Corso del Popolo per arrivare poi sul Liston e terminare infine alla Prandina dopo aver percorso Corso Milano.

«Bisogna decidere se dalla parte della salute, quindi dell'ambiente, o se stare dalla parte di chi pensa solo a fare parcheggi o grandi inutili opere che devastano il territorio». E' stato uno dei leit motive della mattinata di venerdì 6 ottobre quando le varie sigle, realtà associative e comitati che si riconoscono nel percorso lanciato diversi anni fa da Greta Thumberg a difesa dell'ambiente sono tornati in piazza a protestare. Non sono tantissimi, qualche centinaia. Per lo più giovani, si sono dati appuntamento nel piazzale di fronte alla stazione per poi dare vita al corteo che ha attraversato tutto Corso del Popolo per arrivare poi sul Liston e terminare infine alla Prandina dopo aver percorso Corso Milano. Lo striscione che apre la manifestazione recita così: «Da Padova a Cortina stop alla devastazione del territorio», riferendosi a quanto sta accadendo in riferimento all'organizzazione dei Giochi Olimpici invernali. Diversi manifesti contro la quarta linea dell'inceneritore a San Lazzaro, dove a tal proposito Isde chiede di attivare un'azione di biomonitoraggio per comprendere se c'è la presenza di metalli pesanti nell'aria attorno allo stabilimento. 

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