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Conservatorio Pollini, confermato Elio Orio quale direttore: è il suo secondo mandato

Elio Orio, violinista, violista e titolare della cattedra di Musica d’insieme presso l’Istituto, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, vincendo le altre due candidature alla poltrona di direttore dei professori Anna Brandolini e Francesco Loregian

Si è svolta a inizio settimana, durante il Collegio dei Professori (organo statutario), l’Elezione del Direttore del Conservatorio Statale di Musica “Cesare Pollini” di Padova per il Triennio 2023/26: Elio Orio, violinista, violista e titolare della cattedra di Musica d’insieme presso l’Istituto, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, vincendo le altre due candidature alla poltrona di direttore dei professori Anna Brandolini e Francesco Loregian.

Elio Orio

«Proseguirò con passione il profondo rinnovamento del Conservatorio iniziato due anni e mezzo fa», ha commentato il neo-rieletto dirigente, già alla guida del Conservatorio “Antonio Buzzolla” di Adria dal 2009 al 2015, che, guadagnata la fiducia del secondo mandato si appresta ad affrontare nuove sfide, a cominciare dai lavori di ristrutturazione della sede a lungo programmati e finalmente pronti a partire. Nel primo programma elettorale intitolato “Il Pollini dalla A alla Z” il M° Orio aveva elencato alfabeticamente tutto ciò che avrebbe desiderato modificare o innovare, ed è innegabile che in un triennio tanto difficile, segnato dalla pandemia e dalle ripercussioni della crisi ucraina (il “Pollini” si è inoltre distinto su scala nazionale per l’accoglienza riservata agli studenti provenienti dalle zone di guerra), importanti risultati per il futuro dell’Istituto siano comunque stati raggiunti, fra cui: l’ampliamento della struttura (che comprenderà anche parte di Palazzo Foscarini); la recentissima uscita del bando, appunto, per la ristrutturazione dello storico edificio di via Eremitani dove ha sede il “Pollini”; l’aumento dell’organico, passato da 81 a 93 docenti; un netto riequilibrio dei piani di studio per quantità di ore e discipline; una decisa spinta all’internazionalizzazione (aumento di studenti Erasmus in entrata ed uscita e sovvenzioni per progetti); valorizzazione e aumento (di successo la nuova rassegna “Pollini in Jazz”) delle produzioni artistiche; l’ingrandimento del parco strumenti; l’arricchimento di aree e contenuti web; le modifiche allo Statuto per favorire un maggior numero di candidati agli incarichi degli organi di governo (rivedendo alcune incompatibilità); un periodico editoriale per mettere in luce attività del Conservatorio e degli enti concertistici e culturali del territorio, nell’ottica di creare una solida rete collaborativa; l’istituzione del gruppo “in residence” Quartetto Pollini, formazione da camera ufficiale che, perseguendo un alto profilo artistico, rappresenti il Conservatorio in occasione di manifestazioni ed eventi; la neonata Pollini Big Band, orchestra jazz che si è già segnalata all’attenzione del pubblico con due esibizioni di grande impatto. Un’amministrazione dunque che crede con fermezza in un Conservatorio di cui Padova debba andare fiera e che sia veramente dentro e per la città.

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