Il tragico bilancio è di Confesercenti: «Bene il ritorno in zona gialla e i primi passi verso la riapertura, ma in realtà dalla prossima settimana non cambierà quasi nulla: i ristoratori che hanno a disposizione plateatici o terrazze sono circa il 40% del totale, quindi il rimanente 60% non potrà riaprire»
La puntualizzazione è di Appe Padova: «Le nuove linee guida non introducono alcuna novità riguardo a questo aspetto e, pertanto, la misurazione della temperatura di clienti e dipendenti rimane una facoltà (e non un obbligo) data al gestore del locale, sia esso un bar, piuttosto che un ristorante, una pizzeria o pasticceria»
La Giunta regionale ha approvato una delibera che prevede un nuovo bando rivolto alle micro e piccole imprese del commercio al dettaglio, della somministrazione e dei servizi alla persona
Il vertice della questura padovana interviene dopo le aspre polemiche nate a causa dei comportamenti sconsiderati registrati lunedì sera con la riapertura dei locali pubblici
«Le linee guida regionali sono più morbide di quelle Inail ma comunque garantiste del diritto alla salute delle persone e dei principi della prevenzione alla diffusione del virus»
«Chiediamo con forza che le linee-guida da adottare per la riapertura del 18 maggio siano poche, chiare e facilmente adottabili, soprattutto in tema di “distanze minime”»
«Aggiornamento importante per bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie: come abbiamo chiesto possono realizzare servizio di asporto dopo le ore 18 con ingressi strettamente limitati al ritiro del pasto, senza produrre assembramenti e facendo mantenere la distanza di un metro tra le persone»
A fornire un primo aggiornamento è l'assessore Bressa, che promette agli esercenti: «Noi non ci fermiamo: abbiamo ottenuto i primi risultati, ma chiederemo un ulteriore sforzo alla Soprintendenza per ottenere degli orari più ampi di utilizzo»