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Economia

Fase 2, Confartigianato Padova: «Linee guida di buon senso, non vediamo l'ora di ripartire»

Da lunedì 18 maggio potranno alzare le saracinesche praticamente tutte le 25.275 imprese artigiane padovane: «Adesso dobbiamo lavorare perché il mercato, le filiere internazionali ed il turismo ripartano»

Lunedì 18 maggio in provincia di Padova potranno alzare le saracinesche praticamente tutte le 25.275 imprese artigiane: saranno oltre 3.100 in più rispetto a quelle autorizzate il maggio scorso, la gran parte sono imprese del benessere (acconciatori ed estetisti, oltre 2.200 per 4.500 addetti) ma ci sono anche un migliaio di ristoratori artigiani e altre attività.

Riaperture

Commenta Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Padova: «Sono uscite in queste ore le linee guida per la riapertura che riteniamo, nel complesso, positive. Negli ultimi giorni c’è stato sull’argomento un incessante lavoro di confronto e puntuale segnalazione da parte di Confartigianato nei confronti della Regione. Un percorso che ha portato a due risultati per nulla scontati: la riapertura anticipata a lunedì 18 maggio di tutte le attività ancora chiuse e ad un insieme di comportamenti e linee guida da adottare che, a nostro avviso, contemperano con intelligenza, serietà, rigore e buon senso le esigenze sanitarie e di sicurezza con quelle di una ripartenza dell’economia. Prezioso il lavoro di Confartigianato Imprese Veneto in particolare per i settori del benessere e della ristorazione, che abbiamo ritrovato nei documenti finali. Ulteriore buona notizia è che si è evitato il rischio di situazioni difformi tra regioni che avrebbero creato ulteriore confusione e disparità territoriali».

Regole

Aggiunge Boschetto: «I nostri imprenditori non vedono l’ora di poter tornare a lavorare, e sono certo che lunedì alle 8 saranno operativi. Ancora una volta, però ci troviamo costretti ad esprimere disappunto per il fatto che indicazioni vitali per le imprese, siano arrivate all’ultimo momento. Migliaia di imprese si trovano a doversi attrezzare ed organizzare ad adottare comportamenti e regole in poco più di 24 ore e durante il fine settimana. Adesso che tutto riapre abbiamo un importante banco di prova. Bisogna verificare quanto velocemente i vari mercati di riferimento dei nostri imprenditori ripartiranno e quali le sfide da affrontare anche per intercettare nuovi bisogni e nuove necessità. Adesso dobbiamo lavorare perché il mercato, le filiere internazionali ed il turismo ripartano. Punto fondamentale è che, oltre ad azioni di sistema per la promozione del Made in Italy, non manchino contributi per le imprese che sono rimaste bloccate in questi mesi e il sostegno nelle fasi di ripartenza».

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