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Da Palazzo Moroni partono le lettere per riscuotere 12 milioni da vecchie multe non pagate

Sanzioni risalenti al secondo semestre del 2017 mai riscosse. Di queste, 4 milioni sono scattate grazie agli autovelox in tangenziale

A caccia dei 12 milioni di euro di multe non incassate nel secondo semestre del 2017. Dal Comune sono partite la scorsa settimana le lettere di riscossioni coattive, per recuperare gli introiti relativi alle sanzioni fatte dagli autovelox e per la violazione del codice della strada. Un ritardo nel recupero crediti dovuto allo stop pandemico voluto dal governo per non gravare troppo sulle famiglie. Ora che ormai c'è il via libera da Roma, la rincorsa ai cattivi pagatori è ripresa ormai da aprile.

Chi non paga

La procedura prevede che, in caso di mancato pagamento della multa, il verbale sia notificato dalla polizia locale, e qualora il debito non venga saldato entro il termine, il Comune trasmette la posizione da recuperare a MegAsp, la società privata che si occupa della riscossione dopo aver vinto un bando. Qualora dovessero continuare a non pagare, i trasgressori rischiano la decurtazione di un quinto dello stipendio o il fermo della propria auto. Sul tema si è lanciato il centrodestra.

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