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I turisti stranieri tra Padova e provincia valgono un business di 298 milioni di euro

Il Presidente di Confartigianato Imprese Padova Gianluca Dall’Aglio: «Ci sono buone prospettive per le oltre 3.700 imprese coinvolte dalla domanda turistica. Chi arriva spende 173 milioni per shopping, trasporto e ristoranti»

Il turismo in crescita fa ripartire l’economia. L’ufficio studi di Confartigianato del Veneto stima che ammontino a 298 milioni di euro le spese dei turisti stranieri in provincia di Padova. Di questi, 173 milioni sono riservati a shopping, trasporto e ristoranti. «Si tratta di numeri significativi che danno l’idea dei grandi risultati e delle straordinarie potenzialità del turismo straniero nella nostra provincia» spiega Gianluca Dall’Aglio, Presidente di Confartigianato Imprese Padova.

Gli arrivi dei turisti in provincia di Padova

I flussi dei turisti stanno sfiorando i livelli pre pandemia: tra maggio 2022 e aprile 2023 sono arrivati 1.764.993 visitatori contro i 1.858.073 censiti tra maggio 2018 e aprile 2019. La continua crescita è testimoniata dagli arrivi registrati nell’ultimo quadrimestre disponibile: 577.539 turisti tra gennaio e aprile 2023, il 32,6% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I turisti stranieri rappresentano il 26,7% del totale.

Le imprese interessate dalla domanda turistica

Nella nostra provincia sono 3.755 le imprese interessate dalla domanda turistica: 1.229 lavorano nell’ambito dell’abbigliamento e delle calzature, 686 nell’agroalimentare, 727 in altre attività del manifatturiero e dei servizi, 17 sono realtà che operano nell’ambito delle attività ricreative, culturali e di intrattenimento, 223 bar, caffè e pasticcerie, 2 lavorano per giornali, guide ed editoria. 593 sono i ristoranti e pizzerie, 278 si occupano di trasporto persone. Gli addetti che operano in queste realtà economiche sono complessivamente 12.381.

Le spese per l'alloggio

«L’Italia è quinta al mondo per entrate turistiche dei viaggiatori internazionali, pari nel 2022 a 44,3 miliardi di euro, e di questi una buona fetta (quasi 7 miliardi) vengono spesi nella nostra regione. Spesa per altro, più che raddoppia in un anno (+115%) superando il livello del 2019 – continua Gianluca Dall’Aglio. Un altro dato interessante è che 173 milioni a Padova riguardano spese diverse dall’alloggio. Ristorazione, shopping, trasporti ed altri servizi producono somme importanti che possono essere intercettate dalle oltre 3.700 imprese artigiane padovane che operano in settori potenzialmente coinvolti dal turismo. Un mercato che non possiamo penalizzate -conclude-. Il turismo di massa attira molte critiche, ma i dati dimostrano che il settore rimane un motore economico fondamentale per le nostre imprese. Ci auguriamo che, oltre al turismo straniero, si possa rafforzare il turismo italiano, che in queste settimane sembra rallentare a causa degli aumenti. Inoltre, è fondamentale valorizzare le mete meno conosciute. Su questo, un grande ruolo lo svolgono le imprese artigiane con i pacchetti di turismo esperienziale. La nostra associazione ha lanciato, negli ultimi anni, Destinazioni artigiane, una proposta che cerca di soddisfare le nuove esigenze dei turisti, sempre più alla ricerca della tipicità, di esperienze nuove, da vivere in prima persona e che solo una realtà artigiana può dargli».

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