rotate-mobile
Attualità

Alstom crolla a Parigi: valuta vendita asset e aumento di capitale. Tram (per ora) non a rischio

L'azienda che sta costruendo i mezzi per le due future lineee ha registrato una flessione del 10,69% rispetto alla vigilia, attestandosi a 12,66 Euro. La Lega: «Ecco a chi Giordani ha affidato il nostro futuro

Crolla sulla Borsa di Parigi il titolo Alstom, gruppo industriale francese che opera nel settore della costruzione di treni e infrastrutture ferroviarie, dopo l'annuncio di una serie di misure per rafforzare il proprio bilancio e alleviare le preoccupazioni degli investitori sul debito. Alstom ha costruito i tram della linea attuale ed ha ricevuto un anticipo anche per quelli che percorreranno seconda e terza linea entro il 2026. Alstom registra una flessione del 10,69% rispetto alla vigilia, attestandosi a 12,66 Euro. Operativamente ci si attende un'estensione all'ingiù della curva con area di supporto vista a 12,12 e successiva a quota 11,58. Resistenza a 13,2.

I tagli

Alstom ha dichiarato di voler tagliare circa 1.500 dipendenti e punta a ridurre la sua posizione debitoria netta di 2 miliardi di euro entro marzo 2025. A seconda delle condizioni di mercato, Alstom sta valutando una serie di transazioni per accelerare la riduzione dell’indebitamento della società, tra cui: un programma di dismissione di asset già avviato (che genererà proventi compresi tra 0,5 e 1 miliardo di euro); emissioni azionarie e simili ad azioni, compreso il rifinanziamento di determinate attività; un aumento di capitale con diritto di opzione per gli azionisti.

La Lega

«Su tutti  i siti da ieri pomeriggio vi è a titoli cubitali la notizia delle estreme difficoltà in cui versa la società francese Alstom: crollo in borsa dell’11% solo ieri, e il 37% il 5 ottobre - commenta il consigliere leghista Ubaldo Lonardi, che poi ha voluto porre direttamente delle domande al sindco, Sergio Giordani - .Nessuna dichiarazione del primo cittadino, come si trattasse di un argomento che non ci riguarda. E’ davvero incredibile. Eppure ad Alstom ha affidato l’incarico di costruire i mezzi del Sir2, addirittura pagando un anticipo del 40% circa (42 milioni di euro su complessivi 116 milioni), prima ancora di approvare il progetto per la sua costruzione e di affidare l’incarico alle imprese per la sua realizzazione. Addirittura, in questo gioco d’azzardo con i soldi della collettività, non ha preteso  da Alstom alcuna garanzia, non ha chiesto alcuna fideiussione, come avrebbe fatto il più sprovveduto dei commercianti. Abbiamo sempre denunciato la gravità di tutto questo che contraddice la cura che un amministratore pubblico deve avere, classicamente paragonata a quella del buon padre di famiglia».

I quesiti di Lonardi

«Sappiamo che per imposizione dell’Europa (posizione dominante di Alstom) il contratto di Padova dovrebbe ssere stato "trasferito" alla spagnola STA - continua il leghista, stavolta riuvolgendosi direttamente a Giordani - .Ma lei ci ha assicurato a tal proposito che l’interlocutore di Padova rimane sempre Alstom: infatti l’eventuale cessione del contratto ad altri necessitava del consenso preventivo del Committente (Apsholging) che non è stato invece né richiesto né concesso, come in Consiglio Lei stesso e il suo Assessore preposto avete dichiarato. Le chiedo quindi: quale è la Società che ha attualmente in carico la  commessa per la costruzione dei tram del Sir 2 per i quali APSholding ha anticipato circa 42 milioni di euro? Nel caso sia Alstom le chiedo quali rassicurazioni ha avuto circa l'intangibilita' della commessa firmata da Apsholding/Comune di Padova e se esistono fideiussioni di prima escussione  a garanzia dell' acconto dell'incredibile acconto versato e di cui non si sia venuti ancora a conoscenza. Nel caso invece che il contratto di Padova sia stato ceduto alla spagnola STA torno a chiederle le condizioni di tale cessione, se Alstom ha trattenuto per se parte dei milioni di euro che Padova ha anticipato, e se in tale passaggio è stato comunque autorizzato, anche a posteriori, e se sono state inserite, seppur tardivamente, clausole di salvaguardia e garanzia per Padova (quelle per Alstom ci sono state fin da subito, numerose e economicamente "pesanti"). Oggi, a distanza di 14 mesi dalla firma del contratto, quanti treni sono già pronti e in grado di essere trasportati a Padova (escludendo naturalmente i mezzi provenienti da Latina e destinati al Sir3)?»

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alstom crolla a Parigi: valuta vendita asset e aumento di capitale. Tram (per ora) non a rischio

PadovaOggi è in caricamento