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A Palazzo Moroni la raccolta dei Lego avviata dal Talents Lab per abbattere le barriere architettoniche

L'idea arriva da cinque giovani nello spettro autistico costruendo rampe con mattoncini riciclati

E’ stato installato nella mattina del 2 dicembre, nel cortile di Palazzo Moroni, un ampio contenitore per raccogliere pezzi di Lego, a favore dell'iniziativa "abbattiamo le barriere". L'idea arriva dai "Talents", cinque giovani nello spettro autistico che abbattono le barriere architettoniche e mentali costruendo rampe con mattoncini LEGO riciclati. L’iniziativa di Talents Lab si sviluppa all’interno del progetto “Habile”, che coinvolge diverse cooperative sociali e mette in campo un approccio originale all’inserimento lavorativo di persone con disabilità, e coinvolge Enrico Balestra, Nicola Barzon, Ludovico Lancia, Enrico Ortile e Alessandro Padron.  

Le rampe

L’idea delle rampe in Lego arriva proprio dalla passione per i mattoncini colorati di Enrico Balestra, uno dei cinque Talents, che dopo aver conosciuto un simile progetto in Germania ha deciso di provare a realizzarlo anche qui. Per questo il Comune di Padova promuove la raccolta dei Lego e invita tutti i cittadini e le cittadine a consegnarli all’interno del contenitore che sarà all’ingresso del cortile di Palazzo Moroni. L’assessora alle Politiche Sociali Margherita Colonnello afferma: «Appoggio col cuore questa iniziativa ed è per questo che ho voluto che il raccoglitore dei Lego fosse collocato proprio all'ingresso di Palazzo Moroni. “Abbattiamo le barriere” è, prima ancora che un modo effettivo per rendere sempre più accessibile la nostra città, innanzi tutto un potente messaggio di inclusione: per rendere Padova sempre più giusta tutte e tutti possono dare il loro contributo, a cominciare da chi di solito viene visto solo come destinatario di solidarietà e invece, come in questo caso, diventa motore di un vero e proprio motore di cambiamento. Come Comune speriamo di poter avere una di queste rampe, magari proprio quella costruita grazie alla raccolta nel nostro cortile, per metterla nei nostri tanti luoghi che purtroppo hanno ancora barriere architettoniche».

Rizzardi

Sebastiano Rizzardi, coordinatore del progetto aggiunge: «Si tratta di un’iniziativa che unisce design urbano, gioco, riciclo e riuso, disabilità che aiuta altra disabilità, insomma un universo di senso e significato che consente di fare luce su talenti ed esperienze, mettendoli a servizio della comunità». Damiano Marini, campione paralimpico che sostiene e promuove il progetto afferma: “Si tratta di un’idea dirompente che parla di disabilità, abbatte le barriere e allo stesso tempo colora le città. In primavera saremo in Prato della Valle con la Pink Run per raccogliere Lego e per costruire una rampa, quindi invito tutte le persone a tenere da parte i loro mattoncini non solo per consegnarli nel nuovo contenitore di fronte al Comune, ma per portarli in Prato della Valle»

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