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Ex area Valli, lanciata consultazione per il nuovo nome della piazza: Limenella, Strada o Basaglia

Sarà possibile per tutti indicare la propria preferenza sul sito del Comune da oggi fino a sabato, e nella sede della Consulta di Quartiere all’Ex Marchesi per tutta la giornata di sabato

Sabato 7 ottobre, per tutta la giornata, si svolgerà una grande festa con le associazioni attive all’Arcella e con gli abitanti del Quartiere per inaugurare la grande area verde realizzata nell’ex area Valli. La giornata, di cui la scorsa settimana è stato annunciato l’articolato programma, sarà anche occasione per definire il nuovo nome dell’area. Per deciderlo è stata organizzata una consultazione aperta a tutti i cittadini, in collaborazione con la Commissione Toponomastica che per la prima volta ha scelto di adottare questa modalità.

Come votare

Sarà possibile per tutti indicare la propria preferenza sul sito di Padovanet (https://www.padovanet.it/node/82638) da oggi fino a sabato, e nella sede della Consulta di Quartiere all’Ex Marchesi per tutta la giornata di sabato. Alle 21.00 verrà chiusa la consultazione e la somma delle preferenze espresse online, sommate a quelle espresse durante la festa, darà il risultato del nome vincente, che verrà annunciato la sera stessa.

Le tre opzioni

Limenella, è un nome geografico storico, in quanto nella zona del parco scorreva un corso d'acqua denominato "la Limenella viva". A fine '700 l'area a Nord di Padova era caratterizzata da una serie di fossati e piccoli corsi d’acqua e nell’attuale area ex Valli scorreva "la Limenella viva" che verso est attraversava l’antica via Aurelia, mentre verso ovest si perdeva in diversi piccoli alvei o fossati. Della idrografia della zona non è rimasta attualmente alcuna traccia;

Alfonsina Strada, è stata la prima donna appassionata di ciclismo a competere in gare professionali di ciclismo come il Giro d'Italia e il Giro di Lombardia. Nel 1911 stabilì il record mondiale di velocità raggiungendo i 37,192 km/h. Fu di particolare rilievo la sua partecipazione nel 1924 al primo Giro d’Italia e la sua iscrizione alla gara suscitò diverse polemiche sulla stampa. In poco tempo, però, Alfonsina divenne famosissima: al suo arrivo al traguardo era attesa da centinaia di persona con fiori, donazioni in denaro, bande musicali ed espressioni di incoraggiamento. Negli anni successivi le fu impedito di partecipare ancora al Giro, ma vinse altre 36 corse, gareggiando anche contro colleghi maschi e conquistandosi la stima di molti campioni del ciclismo dell'epoca, tra cui Girardengo;

Franca Ongaro Basaglia, è stata una intellettuale, una scrittrice e una persona che ha partecipato, lavorando sul campo in posizioni di grande rilievo pubblico, al cambiamento e all’umanizzazione della medicina sociale, in particolare della psichiatria e della salute mentale. È stata una figura preminente nei movimenti di riforma del welfare e della sanità sorti alla fine degli anni ’60. Ha scritto molti testi con il marito Franco Basaglia e si è impegnata con lui nella riforma psichiatrica. Ha continuato per molti anni, anche dopo la morte del marito, a lavorare per la liberazione delle persone con disagio psichico, con un’attenzione particolare al valore di tutte le differenze, a cominciare dai bambini. È stata un modello di autonomia e assertività per la sua generazione e per quelle più giovani. La sua intuizione dell’importanza dei Centri contro la violenza sulle donne è stata molto anticipatrice.

Le voci dei protagonisti

Alla presentazione della consultazione alla stampa hanno partecipato Franca Bimbi, Michelangelo Munarini e Cristina Marcon, che hanno illustrato il significato delle proposte presentate, già discusse dalla Commissione Toponomastica di cui sono membri. Il vicesindaco Andrea Micalizzi: “Nel contesto delle grandi trasformazioni che vivrà Padova nei prossimi anni, che ci permettono di far diventare tanti illustri “ex” luoghi con nuove funzioni e nuova centralità, dare un nome a queste aree significa parlare del loro futuro. Sabato aprirà l’area “ex Valli” con una grande festa, e sarà pronta per la sua nuova vita. Dare un nome non è solo una mera formalità, bensì un atto simbolico perché i nomi creano un senso di appartenenza. Abbiamo voluto coinvolgere la cittadinanza nella scelta, nel rispetto delle prerogative della Commissione Toponomastica che ha indicato una rosa di tre nomi adatti ad un luogo su cui l’Arcella si è confrontata per decenni, coltivando desideri e chiedendo spazi verdi e pubblici addirittura attraverso un referendum. Sabato sarà il culmine di un percorso importante per il quartiere che possiamo definire come un fatto storico; definire anche il nome per questo luogo aiuterà ad accrescere il senso di appartenenza”. L’assessore Andrea Colasio: “Ringrazio la Commissione Toponomastica, per il lavoro di questi mesi nella scelta di queste proposte. Era doveroso il loro coinvolgimento e i nomi trovati sono di grandissima qualità e alto significato. Voglio evidenziare la bellezza del fatto che questo nome stia diventando una scelta corale e l’importanza del riconoscersi in un luogo attribuendogli un nome e quindi un senso. In questa scelta la Commissione ha fatto un’eccezione, spogliandosi del suo potere decisionale e lasciandolo ai cittadini, indicando però un percorso basato su alcune linee guida come la centralità di genere e l’attenzione al territorio”.

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