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Dal Brenta riemergono cadaveri di biciclette arrugginite: «Ripuliamo quel fiume»

La denuncia di Anima Critica: «Padova è una città dove i furti di due ruote sono ancora troppo all'ordine del giorno»

«Se quelle biciclette potessero parlare e raccontare la loro storia,chissà cosa salterebbe fuori...magari forse qualcuna è stata rubata da qualche parte della Riviera del Brenta,e poi gettata nel Brenta per far sparire le tracce,chissà...». La denuncia arriva dall'associazione "Anima Critica" che spesso segnala situazioni di degrado, inciviltà o mala amministrazione. «Da qualche giorno è possibile osservare sulle sponde del Naviglio del Brenta in centro a Dolo, diversi "cadaveri" di biciclette arruginite e ripescate dalle acque, far bella o brutta mostra di sè ai passanti che passeggiano, e si chiedono incuriositi il passato delle vecchie due ruote ripescate - sostengono - .Nel territorio ogni anno spariscono rubate una montagna di biciclette, a volte rivendute al mercato nero da ricettatori senza scrupoli,a volte usate e poi gettate in fondo alle acque di fiumi e canali come in questo caso. Sembra quasi di assistere ad una sorta di set cinematografico futuro di "Ladri di biciclette". Inutile dire che ormai è impossibile qualsiasi tipo di identificazione dei telai,salvo pensare le lacrime amare dei proprietari derubati nel passato».

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