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I mercati di Campagna Amica Padova diventano materia di studio alla Boston University

In un nuovo incontro gli studenti hanno approfondito con Coldiretti Padova la vendita diretta, la rete mondiale dei farmer’s market e il legame tra cibo e territorio

I mercati contadini di Campagna Amica come esempio di rete alternativa e sostenibile per promuovere e diffondere i prodotti agricoli del territorio: l'esperienza ultradecennale della vendita diretta degli agricoltori di Campagna Amica a Padova e provincia è stata al centro del nuovo incontro di approfondimento con gli studenti della sede padovana della Boston University e Coldiretti Padova.

Boston University

Un dialogo avviato da più di un anno, che continua a coinvolgere nuovi studenti: ad accompagnarli, anche in questa occasione, la docente della Boston University Giulia Storato, che dedica il suo corso anche ai temi del legame tra cibo e territorio, delle reti alimentari alternative e della sostenibilità. «La realtà di Campagna Amica è quindi di estremo interesse e abbiamo organizzato questo incontro per farla conoscere agli studenti più da vicino», afferma la docente, che ha accompagnato gli studenti nella sede di Coldiretti Padova.

Campagna Amica

Cinzia Alicardo, responsabile delle iniziative di Campagna Amica, ha illustrato agli studenti della Boston University come si svolge ormai dal 2009 la vendita diretta dei prodotti agricoli nei mercati contadini aperti sul territorio, compresa l’esperienza del Mercato Coperto di Padova, con le numerose iniziative di promozione e sensibilizzazione delle tipicità di stagione e del territorio proposte con successo dagli stessi produttori. Ogni settimana a Padova e in provincia sono migliaia i cittadini che scelgono di fare la spesa alimentare dagli agricoltori di Campagna Amica Coldiretti, con la consapevolezza di poter scegliere direttamente dai produttori le tipicità del territorio in base alla stagionalità, ma anche di ricevere utili informazioni sull’origine dei prodotti e le loro caratteristiche. L’Italia, è stato ricordato agli studenti della Boston University, è un Paese all’avanguardia grazie alla rete dei mercati di Campagna Amica che oggi conta più di mille mercati di vendita diretta dei quali 50 coperti nei principali centri urbani e genera un fatturato di circa 4 miliardi l’anno. È la principale rete di vendita diretta sotto lo stesso marchio che ospita più di 10.000 aziende molte delle quali familiari. Questi imprenditori, custodi di biodiversità, spesso attenti al sociale, ospitando in azienda soggetti fragili, pronti all’accoglienza negli agriturismi e a insegnare ai bambini nelle fattorie didattiche, sono l’anima dell’agricoltura italiana. Tutto questo è frutto della normativa italiana, voluta proprio a Coldiretti, in vigore dal 2001 che premia la multifunzionalità dell’agricoltura.

Prossimità

È un modello questo che fa della prossimità la parola d’ordine. Agli studenti è stato ricordato che vi sono Paesi all’avanguardia dove le associazioni degli agricoltori hanno iniziato un dialogo che sta portando proprio in questi mesi alla nascita della Coalizione Mondiale di Farmers Markets. Tra i promotori della coalizione, insieme all’Italia ci sono già Usa, Norvegia, Australia, Danimarca, Giappone, Canada, Cile, Ghana, Sud Africa, Georgia, Inghilterra. Altri nel frattempo hanno già dichiarato il loro interesse ad aderire.  Supportata dalla FAO, la coalizione si candida come progetto delle food coalition, la coalizione sarà uno strumento per la diffusione del fenomeno dei farmers markets nel mondo con particolare interesse ai paesi in via di sviluppo, accompagnando i governi verso l’emanazione di norme lungimiranti e le associazioni locali degli agricoltori nello sviluppo di procedure e buone pratiche da replicare nella costituzione di reti come quella di Campagna Amica in Italia, della Farmers Market Coalition negli USA o in Canada.

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