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Il turismo prova a battere il Coronavirus: l'esempio di Jesolo, che cambia per "salvare" l'estate

Il Comune della località marittima studia un sistema di prenotazione digitale del posto in spiaggia tramite app. I caratteristici pontili verranno però chiusi per evitare assembramenti

Sia chiaro: sarà un'estate totalmente diversa dalle altre, e questo già lo sapete. Perché - e questo è solo uno dei molteplici esempi che potremmo fare - indosseremo come sempre magliette a maniche corte e infradito, ma per quest'anno gli accessori fissi saranno mascherina e guanti monouso. Gli italiani, però, non si arrendono facilmente. E una buona fetta di loro sogna di potersi ritagliare anche un solo giorno di vacanza. "Complice" anche quanto detto mercoledì 8 aprile durante il consueto punto stampa giornaliero da Luca Zaia, Governatore del Veneto: «Noi siamo la regione più turistica dell'Italia, fatturiamo 18 miliardi di euro l'anno grazie al turismo e abbiamo 70 milioni di presenze. E già per quest'estate contiamo di essere a pieno regime». Parole che non sono state gettate al vento. Anzi, una delle località marittime più amate dai padovani le ha prese più che sul serio. Tanto che il Comune in questione e le associazioni di categoria stanno lavorando con grande sintonia e unità d’intenti per pianificare la stagione estiva 2020 e poter dare a ospiti e turisti la qualità dei servizi e la sicurezza che cercano ai tempi del Coronavirus.

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Jesolo

Stiamo parlando di Jesolo: nella mattinata di giovedì 16 aprile l'amministrazione comunale e le suddette associazioni di categoria hanno effettuato un'importante videoconferenza per condividere le prossime tappe e soprattutto i punti su cui avviare la programmazione del post emergenza sanitaria ed entrare così in una nuova vita del turismo balneare, che richiederà azioni puntuali e straordinarie per rendere fruibile la spiaggia e i suoi servizi. Valerio Zoggia, sindaco di Jesolo, ha avanzato la proposti di gestire i flussi turistici - compresi quelli dei cosiddetti “pendolari” - tramite un sistema di prenotazione digitale del posto in spiaggia, così da poter controllare e indirizzare in modo più efficace gli ospiti della località verso i vari stabilimenti e consorzi balneari e prevenire assembramenti oltre ad avere un'efficace distribuzione degli spazi. Il sistema di prenotazione (che sarà studiato nelle prossime settimane) prevederebbe anche l’utilizzo di una "app" per smartphone, grazie alla quale i vacanzieri potranno visionare le disponibilità e scegliere il posto spiaggia in modo da raggiungere la località sapendo di avere assicurato uno spazio.

Pontili

Ad essere valutati dovranno essere anche altri aspetti, come forme di gestione delle aree di spiaggia libera per evitare, anche in questo caso, assembramenti e ottemperare alle indicazioni delle autorità sanitarie. Un analogo ragionamento riguarderà poi la battigia per le quali si dovranno individuare regole di utilizzo in accordo con Regione e Guardia Costiera, ferma restando la necessità di assicurare spazi per il transito dei veicoli di emergenza e servizio e, ad esempio dei carretti per la vendita dei gelati. Tra le misure su cui c’è stato accordo, anche la necessaria chiusura dei caratteristici pontili per evitare che siano utilizzati come luoghi in cui poter prendere il sole. È stata infine concordata la costituzione di una commissione composta dal sindaco Zoggia, dall’assessore al Demanio, Esterina Idra con il supporto dell’ufficio competente e i rappresentanti delle categorie interessate per la definizione delle regole e della “progettazione” della spiaggia per il 2020.

Zoggia

Spiega il sindaco Zoggia: «Jesolo vive di turismo. Questo settore rappresenta la principale economia della città da cui dipendono migliaia di posti di lavoro e altrettante migliaia di attività e imprese impegnate direttamente o indirettamente. Dobbiamo far partire la stagione non appena i tempi lo consentiranno, per il bene degli stessi jesolani. Certo sarà un’estate diversa, che chiederà un ripensamento del nostro modo di fare e delle condizioni alle quali siamo stati abituati, ma le sfide questa comunità, questo sistema città le ha sempre affrontate a testa alta e con determinazione. Sarà così anche questa volta e ora, superata la fase più critica dell’emergenza, si è aperto il tempo della pianificazione. Tutti assieme ci confronteremo e stabiliremo le linee di indirizzo per poter far lavorare la città e la sua gente. E’ un impegno che abbiamo non solo nei confronti dei cittadini ma anche degli ospiti che guardano a noi, al desiderio di passare del tempo nella nostra località e che sperano nella possibilità di una vacanza, sicuramente diversa, ma sicura e piacevole. Sta a tutti noi dimostrare, come molte altre volte in passato, di essere all’altezza della situazione. Insieme ce la faremo».

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