rotate-mobile
Attualità Cadoneghe

Disagio giovanile, Cadoneghe si interroga coinvolgendo psicologi e giuristi

Un convegno dal titolo “Lo chiamano disagio adolescenziale. Cosa sta succedendo in realtà” è per venerdì 13 maggio alle ore 20.45, presso l’auditorium Ramin di Cadoneghe

Un evento, dedicato ai ragazzi della fascia d’età delle scuole superiori per aiutare a comprendere i recenti episodi di cronaca accaduti sul territorio del comune di Cadoneghe e dei comuni limitrofi, per capire quali sono i rischi per le generazioni più giovani e come evitarli affidandosi alla cultura della legalità.

Venerdì 13

L’appuntamento, dal titolo “Lo chiamano disagio adolescenziale. Cosa sta succedendo in realtà” è per venerdì 13 maggio alle ore 20.45, presso l’auditorium Ramin di Cadoneghe. Interverranno Giuliana Guadagnini, psicologa specializzata in psicologia giuridica, Alessandra Nava, avvocato del foro di Treviso e Stefania Carlisi, avvocato del forum di Verona.

Il punto di partenza

Come si fa a combattere quella “desertificazione emozionale”, quella confusione sociale che sembra attanagliare gli adolescenti? La risposta non è delle più facili, ma c’è un punto da cui iniziare: l’ascolto. «I nostri ragazzi – spiega Giuliana Guadagnini, psicoterapeuta con lunga esperienza nelle scuole – vanno ascoltati e osservati nei bisogni che esprimono, così come in quelli che silenziano. C’è una generale paura del rifiuto da cui deriva l’instabilità nelle relazioni interpersonali. Questo ha conseguenze nell’immagine di sé, nell’identità e nel comportamento, che sfocia anche in episodi di rabbia estrema, di autolesionismo o di abuso di sostanze stupefacenti. Sono problematiche che ci riguardano tutti: dobbiamo saper dare una risposta a queste urla nel silenzio».

Sicurezza e ascolto

 «La nostra comunità — sottolinea il sindaco Marco Schiesaro — è sconvolta dai due gravi fatti di cronaca che si sono succeduti nel giro di pochi mesi. La politica locale è chiamata a dare risposte su diverse fronti: c’è quello della sicurezza che rischia di essere sufficiente se non accompagnato una campagna di informazione. Ecco perché abbiamo voluto insieme, nella stessa serata, psicologici avvocati civilisti e penalisti: quest'ultimi esporranno i rischi legali che si corrono. Essere informati è il primo passo, ma la serata non sarà a senso unico: infatti auspico che i ragazzi intervengano per dare indicazioni e suggerimenti su quello che, come comunità nel suo complesso, possiamo fare per loro». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Disagio giovanile, Cadoneghe si interroga coinvolgendo psicologi e giuristi

PadovaOggi è in caricamento