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Martedì, 30 Aprile 2024
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La famiglia Canella su una possibile cessione di Alì: «Voci fantasiose e infondate»

Una nota al vetriolo diffusa dall'azienda smentisce anche solo la possibilità che il gruppo passi di mano. Una replica indiretta all'ex vicesindaco Lorenzoni anche sul progetto di ampliamento dell'hub in zona industriale

Tutto nasce dalle affermazioni del consigliere regionale Arturo Lorenzoni che nel sottolineare la sua contrarietà riguardante l'espansione dell'hub di Alì a Granze, in zona industriale. Nel perorare la sua posizione l'ex vice sindaco. «Si sentono molte voci sulla possibile cessione delle attività dell’azienda ad un gruppo della grande distribuzione, che qualunque possa essere, non sarebbe padovano. Motivo per cui anche il tema di sostenere un’impresa del territorio diviene una motivazione debole, se non assente» aveva dichiarato Lorenzoni. 

Parole affatto gradite dalla proprietà, che per questo motivo ha diramato una nota:«La famiglia Canella del gruppo Alì smentisce categoricamente le infondate voci relative al futuro dell'azienda», si premette nella nota. «La fantasiosa ricostruzione apparsa sui media nelle ultime ore ci offre l’opportunità di ricordare come l’azienda sia fortemente legata ai territori dove opera e che nel nostro sistema valoriale il benessere e il miglioramento della qualità della vita dei nostri 4700 collaboratori e dei clienti sono sempre al primo posto. Continueremo a lavorare con questa mentalità con investimenti importanti sia in termini ambientali che sociali ed economici” Così la storica azienda padovana Alì afferma rispetto a quanto emerso sui media nelle ultime ore». Infine entrano anche in merito del dibattito sull'ampliamento dell'hub di Granze: «Rispetto al progetto di ampliamento di via Svezia – concludono da Alì – abbiamo l’ambizione di costruire il primo magazzino green e sostenibile del Veneto ma evitiamo di commentare per il profondo rispetto che nutriamo verso il ruolo della politica e per la sua autonomia. Ci limitiamo a invitare chi volesse conoscere la portata dell’intervento e i numeri reali del progetto a consultare l’ampia e dettagliata documentazione presentata e che è tutt’ora consultabile sul sito del Comune di Padova».

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