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Sette interventi al piede in streaming da Abano Terme per il prestigioso convegno veneziano

La due giorni congressuale, di cui sono responsabili scientifici il dottor Marco Manzi, responsabile della Radiologia Interventistica del Policlinico Abano, e il collega Mariano Palena, affronterà con un approccio multidisciplinare il trattamento dell’ischemia critica degli arti inferiori

Sette interventi di rivascolarizzazione di piede diabetico in diretta dal Policlinico Abano di Abano Terme, presidio ospedaliero della Regione Veneto, saranno il cuore dell’evento formativo di rilievo internazionale CLI-C 2023 Global - Critical limb ischemia courses, che si svolgerà martedì 28 e mercoledì 29 marzo a Venezia, sull’isola della Giudecca, all’Hotel Hilton Molino Stucky.

Piede diabetico

La due giorni congressuale, di cui sono responsabili scientifici il dottor Marco Manzi, responsabile della Radiologia Interventistica del Policlinico Abano, e il collega Mariano Palena, affronterà con un approccio multidisciplinare il trattamento dell’ischemia critica degli arti inferiori (CLI), una condizione caratterizzata da dolore ischemico cronico a riposo, ulcere o cancrena in una o entrambe le gambe, attribuibili a una comprovata arteriopatia periferica. Questa patologia è associata a un alto rischio di amputazione degli arti inferiori, diminuzione della qualità della vita e aumento del tasso di mortalità. La rivascolarizzazione mediante intervento chirurgico di bypass o la ricanalizzazione endovascolare sono considerate il trattamento di prima scelta nei pazienti affetti da CLI per ridurre i rischi di amputazione. Una delle sessioni di chirurgia live è dedicata alla DVA (Deep Veins Arterialization), cioè l’arterializzazione delle vene profonde del piede, una procedura considerata ancora “sperimentale”, già impiegata nella struttura sanitaria aponense e in un altro paio in Italia, ma con risultati preliminari promettenti nelle diverse casistiche mondiali, in quanto permette di guarire le lesioni salvando la capacità deambulatoria nel 51% dei pazienti arruolati finora.

Interventi

«La DVA - spiega il dottor Manzi - è un intervento riservato ai pazienti definiti ‘no options’, ovvero tutti quei pazienti per i quali sia fallita una rivascolarizzazione percutanea o con by-pass o non sia possibile e per i quali non rimanga altra scelta terapeutica che l’amputazione maggiore. I risultati preliminari di questa procedura, considerata ancora “sperimentale” sono incoraggianti con risultati omogenei nelle diverse casistiche mondiali». L’intervento può essere eseguito completamente percutaneo, ibrido chirurgico e percutaneo oppure completamente chirurgico. «Al Policlinico di Abano - prosegue lo specialista - si esegue la tecnica ibrida, che consiste nel confezionamento di un by-pass fra l’arteria poplitea e la vena safena da parte del chirurgo vascolare con cui collaboriamo, il dottor Andrea Casini. Segue poi il tempo endovascolare durante il quale il radiologo interventista supera tutte le valvole della vena safena raggiungendo il piede e mettendo in comunicazione quindi il circolo arterioso con il circolo venoso superficiale prima e profondo poi nel piede». Dopo avere reso incontinenti le valvole gli specialisti procedono la pressurizzazione delle vene del piede e di invertire il passaggio di ossigeno ai tessuti dalle vene invece che dalle arterie. L’intervento può essere anche molto complesso in accordo con l’anatomia, ma in genere scevro da complicanze importanti: «È molto importante seguire con il follow-up il decorso successivo e le modificazioni cliniche che devono sempre essere valutate dal personale del team Interventista e del Centro per il Piede Diabetico per le prime 4-6 settimane», conclude Manzi.

Convegno

CLI-C GLOBAL 2023 ospiterà relatori italiani e stranieri di caratura internazionale che affronteranno temi quali: gli accessi endovascolari, la gestione dell’occlusione totale e cronica degli arti inferiori, i processi decisionali di trattamento sul distretto Below The Ankle, il confronto tra Paclitaxel e LIMUS, l’approccio agli stent, l’incognita del calcio, la strategia per la gestione dei pazienti senza indicazione alla rivascolarizzazione e il trattamento delle lesioni iliache nei pazienti affetti da CLI. Alla conferenza parteciperà anche Kymberlie McNicholas, giornalista americana insignita del premio Emmy e fondatrice di “The way to my heart”, associazione che fornisce sostegno e supporto ai pazienti affetti da arteriopatia periferica degli arti inferiori (P.A.D.). La fondazione mira a ridurre le amputazioni e le complicanze dovute alla P.A.D. attraverso l’educazione, le collaborazioni con medici di primo piano e con programmi di modifica di stili di vita.

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