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Per scoprirne l'evoluzione: inaugurata al Musme la Nicchia Radiologica

Il progetto realizzato al Musme è iniziato grazie alla donazione di un apparecchio radiologico da “medio-diagnostica” da parte della famiglia del dottor Franco Perri, che lo acquistò dopo la Seconda Guerra Mondiale per garantire, anche nelle zone più periferiche, prestazioni sanitarie all’avanguardia grazie a questo lettino portatile

È stata inaugurata oggi, mercoledì 5 luglio, al Musme la “Nicchia Radiologica”, un nuovo spazio espositivo che racconta - attraverso una serie di reperti degli anni Quaranta e Cinquanta e la proiezione di immagini tridimensionali - l’affascinante sviluppo della radiologia nel Novecento. Gli oggetti afferiscono all’unità operativa complessa dell’Istituto di Radiologia del dipartimento di Medicina dell’Università degli Studi di Padova. L’allestimento della “Nicchia Radiologica” è stato possibile grazie al finanziamento del Gruppo Alì Spa e in particolare del patron Francesco Canella, e al contributo di Fondazione Musme.

Nicchia Radiologica

Il progetto realizzato al Musme è iniziato grazie alla donazione di un apparecchio radiologico da “medio-diagnostica” da parte della famiglia del dottor Franco Perri, medico condotto e ufficiale sanitario di un piccolo paese dell’entroterra nel Crotonese che lo acquistò dopo la Seconda Guerra Mondiale per garantire, anche nelle zone più periferiche, prestazioni sanitarie all’avanguardia grazie a questo lettino portatile. Sotto teca nella neonata “Nicchia Radiologica” sono state posizionate undici testimonianze: accanto all’apparecchio che venne adoperato dal dottor Perri, acquistato in un lotto di strumenti donati dagli Alleati all’Italia nel dopoguerra, uno dei primi esemplari dotati di tavolo ortostatico per monitorare frequenza cardiaca e pressione arteriosa, si trovano la Cassetta Heyden che porta le pellicole per l’esecuzione delle radiografie e risale ai primi del Novecento, la torcia di produzione tedesca per la transilluminazione della zona tumefatta con una sorgente luminosa. Quindi l’astuccio con gli accessori fotografici e il kit di tre maschere che serviva per imprimere l’immagine anatomica sulla pellicola. E ancora, lenti protettive rosse per la radioprotezione degli occhi del radiologo, tubi protettivi in bachelite. Il cucchiaio per maneggiare la pasta di bario che fungeva da sostanza di contrasto per poter leggere gli organi dell’apparato digerente. Il proiettore Noris Trumpf degli anni Sessanta che veniva adoperato per la proiezione delle pellicole radiografiche sotto forma di slide.  Ad accompagnare i reperti un monitor interattivo che racconta mediante una linea del tempo lo sviluppo dell’utilizzo dei raggi X in campo medico. Grazie a un joystick i visitatori possono vedere che, aumentando la frequenza delle radiazioni ionizzanti, è possibile analizzare parti sempre più piccole del corpo umano o degli agenti patogeni. «L'inaugurazione della nuova “Nicchia Radiologica” rappresenta per il Musme un ulteriore passo avanti nell'esposizione di reperti significativi ed importanti per offrire ai visitatori una esperienza completa del mondo della medicina e della sua storia e, in particolare, della sua storia a Padova» dichiara Gerardo Favaretto, presidente di Fondazione Musme «avere avuto la disponibilità per questa nuova installazione ci fa auspicare che il rapporto con l'Università, che è uno dei soci  della Fondazione Musme e, in particolare con i Dipartimenti della Scuola Medica Padovana , si consolidi e permetta una sempre maggiore visibilità, attraverso il Musme, delle grandi risorse di reperti oggi non sempre facilmente accessibili al pubblico. Un ringraziamento particolare al partner privato che dimostra l’importanza delle aziende del territorio».

Alì

«Siamo felici di aver contribuito ad arricchire lo straordinario percorso espositivo del Museo di Storia della Medicina, culla del primo ospedale padovano, attraverso l'adozione di una nuova nicchia dedicata alla storia della radiologia. Una nuova tappa del percorso espositivo porterà il nome del Fondatore dei Supermercati Alì, mio padre, Francesco Canella, a testimonianza della sua attenzione di sempre per il territorio e per la cultura, attenzione che è parte integrante della mission dei supermercati Alì da oltre 50 anni» dichiara Marco Canella, direttore finanziario di Alì S.p.A.

Musme

La “Nicchia Radiologica”, collocata all’interno del museo nel ballatoio che si affaccia all’omone del Musme (il modello di corpo umano lungo otto metri), è la nona nicchia e va ad arricchire l’esposizione tematica di reperti e immagini tridimensionali dedicati organi, apparati e tecniche diagnostiche. Oltre alla Nicchia Radiologica sono presenti quelle dedicate ad: apparato locomotore, cervello, occhio, orecchio, cuore, polmoni, apparato digerente, ginecologia e ostetricia. Luca Quareni, presidente Palazzo della Salute Srl e direttore operativo del Musme, sottolinea: «Da tempo il Musme auspica il completamento dell’esposizione attorno all’ormai famoso e iconico “omone”. La possibilità di poter avere un pezzo esclusivo come il lettino radiologico arrivato in Italia dagli Stati Uniti alla fine della Seconda Guerra Mondiale, strumento all’avanguardia per quei tempi, è stata l’occasione per proporre all’Università di Padova un allestimento completo dei reperti storici in ambito radiologico. Di nuovo dobbiamo ringraziare l’intervento di un partner privato, Alì Spa e di Fondazione Musme per aver supportato questo allestimento e contribuito all’arricchimento del Musme».

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