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Noleggio con conducente: la riforma non piace agli operatori del settore

Confartigianato: «Combattere l’abusivismo aumentando la burocrazia è un errore che impatterà su tutte le imprese che operano nella legalità»

I Rappresentanti nazionali di Confartigianato, Alessandro Nordio per il settore Taxi e Eraldo Abate per il settore Ncc con autovettura, che l’8 febbraio scorso hanno partecipato al primo tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito all’adozione dei decreti attuativi in materia di istituzione del Ren. (Registro Elettronico Nazionale), introduzione del foglio di servizio e regolamentazione delle piattaforme digitali speravano in una soluzione completamente diversa rispetto a quanto emerso da una prima bozza del decreto attuativo che preoccupa particolarmente gli operatori del noleggio con conducente (Ncc) con autovettura.

L'abusivismo

«Combattere l’abusivismo aumentando la burocrazia è un errore che impatterà su tutte le imprese che operano nella legalità». I rappresentanti degli Ncc padovani sono molto chiari nel dichiarare che non accettano la decisione presa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in merito all’introduzione del foglio di servizio elettronico. «Il foglio di servizio è uno strumento vetusto per l’esercizio dell’attività e la proposta di attuazione formulata dal Ministero è davvero eccessivamente macchinosa rispetto a quanto previsto dalla norma (i fogli di servizio saranno più di uno e generati da l’ennesima applicazione ministeriale tutta da realizzare) – spiega Renzo Dalla Montà Ferdori Delegato di Categoria di Confartigianato Imprese Padova La categoria si dissocia dall’impianto della proposta e auspica quindi delle modifiche migliorative atte a garantire libertà di impresa agli operatori NCC, soprattutto al fine di servire meglio l'utenza. Attuare a tutti i costi una disposizione legislativa degli anni ‘90 con soluzioni non adeguate alla realtà del trasporto pubblico non di linea e soprattutto alla carenza di offerta più volte evidenziata dopo la pandemia può comportare l’incapacità delle aziende, e quindi dei territori (fatti non solo di città, ma anche di valli, comunità montane e paesi) di rispondere ad una clientela sempre più esigente in termini di trasferimenti non dando invece i risultati attesi alla lotta all’abusivismo».

Servizio elettronico

«Secondo gli NCC questa nuova procedura va ben oltre la richiesta del legislatore limitata all’inserimento di pochi e semplici dati, al contrario viene prevista la compilazione di un format diverso a seconda del tipo di prenotazione effettuata dal cliente che riporta: a) targa del veicolo; b) nome del conducente; c) data, luogo e chilometri di partenza e arrivo; d) orario di inizio servizio, destinazione e orario di fine servizio; e) dati del fruitore del servizio. Senza considerare che il foglio di servizio elettronico aveva già suscitato nel 2019 le preoccupazioni del Garante della Privacy quando aveva segnalato all’allora Ministro Toninelli l’evidente sproporzione tra lo scopo della normativa di settore di arginare l'abusivismo nell'attività di NCC e la soluzione prescelta dal Governo in quanto i dati richiesti all'Ncc consentono di identificare il cliente e il percorso effettuato».

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