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Il top di gamma dell'ecografia entra in sala operatoria: la novità nell'Alta

Grazie a un investimento regionale di 135mila euro l’Unità operativa di Chirurgia generale dell’Ospedale di Cittadella dispone della nuova apparecchiatura capace di eseguire esami dettagliati di livello avanzato, anche con ricostruzione dell’immagine in 3D

Nuovo ecotomografo per l’ospedale di Cittadella grazie a un investimento regionale di oltre 135mila euro.

Ecotomografo

Si tratta di un sistema ecografico multi-imaging, dotato di un ampio parco sonde, capace di eseguire esami dettagliati di livello avanzato, visualizzando i tessuti in real-time e fornendo informazioni di elasticità con software dedicati all’analisi delle lesioni, anche con scansioni radiali. Possibili inoltre la ricostruzione tridimensionale delľimmagine e l’esecuzione di tagli ecografici e anatomici nei punti di particolare interesse diagnostico. Il fascio di ultrasuoni è controllato sino alle profondità più elevate e la tecnologia Pixe Focus consente una focalizzazione a livello del pixel gestendo intelligentemente i dati dei canali degli ultrasuoni. I circuiti di elaborazione digitale del segnale sono dedicati e lo elaborano con grande potenza ed elevata velocità. In aggiunta, l’innovativo monitor IPSPro, caratterizzato da ampio angolo di visualizzazione, elevato contrasto e nero profondo, garantisce immagini chiare e definite per ogni applicazione clinica.

ecografo2-2

Cittadella

Spiega il dottor Unità operativa di Chirurgia generale di Cittadella: «Il nuovo ecografo verrà impiegato nelle varie procedure chirurgiche sia In sala operatoria che in ambulatorio. Oltre alle frequenti malattie della colecisti, delle vie biliari, delle vene e alla valutazione anche in urgenza di traumi o dolori addominali acuti, ci troviamo sempre più spesso a trattare lesioni epatiche principalmente conseguenti a neoplasie del colon. È ormai consuetudine, supportata da linee guida internazionali, effettuare procedure eco-guidate per una sempre più precisa resezione o ablazione di tessuti neoplastici. Il nuovo ecografo andrà quindi a migliorare in prima istanza la diagnosi, poi la terapia, contenendo nello stesso tempo il danno tissutale circostante. Altro impiego importante è in ambito proctologico: consiste nella possibilità di eseguire una ricostruzione tridimensionale del tratto anorettale per meglio definire la profondità di eventuali lesioni, al fine di valutare il trattamento più appropriato».

Ulss 6 Euganea

Aggiunge Domenico Scibetta, commissario dell'Ulss 6 Euganea: «L’investimento in nuove tecnologie non conosce rallentamento, nonostante l’emergenza pandemica. Ringrazio pertanto la Regione Veneto a cui sta a cuore la qualità del sistema sanitario che passa anche attraverso l'innovazione continua: il rinnovamento delle attrezzature si declina in un’assistenza migliore, più puntuale, più circostanziata, più personalizzata, resa ai nostri pazienti: da una parte macchine sempre più sofisticate, dall’altra i nostri assistiti ai quali cerchiamo di offrire risposte assistenziali sempre più evolute, diagnosi sempre più accurate, percorsi terapeutici sempre più appropriati».

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