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Qualità eccellente, ma produzione in calo del 50% per l'olio dei Colli Euganei

Nei frantoi la bolletta dell’energia è addirittura quadruplicata rispetto al periodo pre-Covid: i cartoni vengono il 100% in più del 2021, le bottiglie di vetro il 70%, mentre il costo dei tappi ha raggiunto un +40%

Qualità eccellente per l’olio dei Colli Euganei, ma la produzione cala del 50% se confrontata con quella di un’annata media. I costi di produzione, peraltro, sono incrementati quasi del 100%.

Olio

Nei frantoi la bolletta dell’energia è addirittura quadruplicata rispetto al periodo pre-covid; i cartoni vengono il 100% in più del 2021, le bottiglie di vetro il 70%, mentre il costo dei tappi ha raggiunto un +40%. Alla vigilia dell’apertura della campagna olivicola, che partirà lunedì 17 ottobre e andrà avanti fino a metà novembre, Cia Padova traccia un quadro con luci e ombre relativamente ad un comparto che sta diventando sempre più strategico per il territorio. 550 le aziende olivicole presenti negli Euganei, per un totale di 500 ettari vocati e circa 105mila piante di ulivo nell’area del Parco. «A motivo delle temperature elevate registrate durante il periodo estivo - sottolinea Devis Zanaica, titolare assieme alla moglie Jaci del Frantoio di Cornoleda di Cinto Euganeo - il frutto non ha risentito degli attacchi delle mosche. Questo è stato sicuramente un punto a favore della coltura». Di contro, però, dove non è arrivata l’irrigazione di emergenza, e pure nelle zone dei Colli maggiormente esposte al sole, «abbiamo scontato le maggiori perdite, le olive sono cadute anzitempo. E dire - aggiunge Zanaica - che a primavera la fioritura era stata eccezionale, le premesse erano ottime. Tuttavia, il caldo è iniziato troppo presto, già ai primi di maggio le temperature hanno superato i 30 gradi: questa ondata anomala ha finito per compromettere le successive fasi di sviluppo vegetativo delle olive, almeno in alcune aree».

Qualità

Per quanto riguarda la qualità, invece, sarà destinata a rimanere negli annali, con degli altissimi standard. «Da sempre il Parco Colli rappresenta una zona straordinaria per la produzione dell’olio Dop Veneto - commenta il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato - Siamo chiamati a continuare a lavorare per far conoscere al grande pubblico le centinaia di aziende olivicole presenti negli Euganei». L’olio che viene ottenuto qui “è sottoposto ad un controllo minuzioso in tutti i suoi passaggi, dalla raccolta delle olive all’imbottigliamento. La valorizzazione dei Colli passa anche attraverso il legame con un olio che, per le proprie peculiari caratteristiche organolettiche, non si trova in nessun’altra parte d’Italia”. Lo scorso aprile il Frantoio di Cornoleda si è aggiudicato il primo premio al Sol d’Oro di Veronafiere nella categoria Absolute Beginners (riservata a chi produce e commercializza un olio extravergine di oliva in un quantitativo da 500 a 1.499 litri). Peraltro, è stata l’unica azienda veneta a ricevere un riconoscimento in occasione del rinomato concorso internazionale. Si tratta della più selettiva competizione al mondo, con 252 oli in gara provenienti da Paesi quali Italia, Grecia, Croazia, Portogallo, Slovenia, Spagna e Cina. I migliori oli Evo internazionali si sono sfidati in sette categorie diverse, sottoponendosi alla scrupolosa valutazione di una giuria internazionale.

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