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Lungaggini burocratiche addio: il passaporto direttamente in posta

Dopo una fase sperimentale in Emilia Romagna, la provincia di Padova è stata scelta in Veneto come capofila per consentire a tutti i comuni sotto i 15mila abitanti di usufruire degli sportelli postali per avere il prezioso documento

Quello del servizio passaporti è un tema di scottante attualità e negli ultimi mesi si sono sprecate polemiche sulle lungaggini burocratiche per riuscire ad ottenere l'importante documento. Se gli organi della Questura anche a Padova stanno facendo un lavoro enorme per snellire i tempi d'attesa, ora per la provincia di Padova è in arrivo una svolta epocale capace di annullare il problema alla base. Il passaporto? Direttamente all'ufficio postale. Dopo un progetto trimestrale pilota partito in Emilia Romagna la provincia di Padova sarà la prima a partire dall'estate a sperimentare questa nuova formula che promette di abbattere i tempi d'attesa a tutto vantaggio degli utilizzatori finali. Ad usufruire del progetto saranno 91 comuni nella provincia padovana,  tutti con una densità di popolazione inferiore alle 15mila unità. 

Protesta sindacati

Se da un lato la notizia suona un po' come una vittoria per miglia di abitanti, i sindacati della Cgil hanno suonato un campanello d'allarme, intuendo che gli operatori dei singoli uffici postali vedranno implementato il loro impiego senza tuttavia prevedere all'orizzonte ulteriori assunzioni. Questo a detta dei sindacati porterà ad un affaticamento della forza lavoro con tutte le conseguenze del caso sia sulla qualità che sulle condizioni psicofisiche di ogni singolo assunto. Senza pensare che questo servizio supplementare offerto porterebbe in maniera inevitabile a sacrificare chi in ufficio postale ci entra per una raccomandata o per spedire un pacco. 

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