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Gioiellerie a Padova: tra San Valentino e la paura per la rapina di Marcon

La speranza dei gioiellieri è che i responsabili dell’assalto al Valecenter siano presto individuati ed assicurati alla giustizia, Nel frattempo Simone Tasinato è stato confermato presidente di Federpreziosi Confcommercio Ascom Padova

Dopo i fatti di Marcon, torna la preoccupazione nelle gioiellerie. «Dopo un relativamente lungo periodo di tregua - commenta il confermato presidente di Federpreziosi Confcommercio Ascom Padova, Simone Tasinato - siamo tornati a doverci confrontare con un episodio di grave criminalità che ha destato molto allarme anche nella cittadinanza per le modalità con cui è stato compiuto ma che, ovviamente, preoccupa soprattutto chi opera nel nostro settore». La speranza dei gioiellieri è che i responsabili dell’assalto al Valecenter siano presto individuati ed assicurati alla giustizia ma, nel frattempo, occhi ed orecchi rivolti a intercettare qualsiasi movimento che possa destare anche il minimo sospetto.

L'assemblea

Ovviamente non era questo il tema sul quale la categoria intendeva soffermarsi nel corso dell’assemblea che ha, come detto in precedenza, rieletto Simone Tasinato alla presidenza del gruppo e, con lui, in qualità di consiglieri Nicola Bortolozzo, Giampaolo De Checchi, Stefania Ghiro, Rita Maso, Enrico Piccolo. «In effetti - continua Tasinato - l’idea iniziale, oltre alle tematiche legate allo sviluppo del comparto, era quella di fare una “ricognizione”, ovviamente in chiave vendite, sulla ricorrenza di San Valentino che è pur sempre uno dei momenti dell’anno nel quale si pensa al gioiello come regalo per la persona amata».

Carabinieri al Valecenter

I commenti

«La sensazione - aggiunge la consigliera Rita Maso - è che il desiderio di acquistare un oggetto prezioso sia sempre ben presente ma sia frenato dall’inflazione e dall’alta quotazione delle materie prime. Detto questo San Valentino resta pur sempre un’occasione unica per gli innamorati per manifestare i propri sentimenti con un regalo che ha la capacità di stupire e rendere felice il partner». Ma dove si appunta l’interesse di chi compra in gioielleria per San Valentino? Fino a qualche anno fa il “solitario” era il best seller. Non che l’anello abbia fatto il suo tempo, ma adesso le preferenze abbracciano anche gli orecchini, i pendenti e i bracciali, tutto comunque con un alto tasso di personalizzazione. «Per chi ama, non c’è età - aggiunge Gianpaolo De Checchi - e noi gioiellieri siamo particolarmente onorati di essere partecipi dell’emozione che suscita un gioiello». Dunque San Valentino è il momento giusto? «C’è sempre un momento giusto - riflette Enrico Piccolo - per stupire il proprio partner. Magari si pensa meno all’investimento che sembra sceso come motivazione anche perché ai fidanzati interessa molto di più l’emozione e un anello, che resta pur sempre un classico, ha un carico emozionale non indifferente». 

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