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Lunedì, 29 Aprile 2024
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E' partita la "comunità" psicologica per i vigili. Come comunicare (e gestire) il lutto

L'idea è nata dopo la morte dell'agente Boscolo, ma poi ha ampliato la prospettiva e si è allargata su più tematiche

E' iniziato oggi 5 aprile presso la sede della Protezione Civile di Padova, un percorso formativo e il supporto psicologico per il Personale del Corpo di Polizia Locale. Tale attività è da ricondurre a un progetto articolato, fortemente voluto dal Comandante Lorenzo Fontolan e dall'Assessore alla Polizia Locale Diego Bonavina, finalizzato, da un lato, a fornire specifiche competenze utili ad affrontare situazioni e contesti critici, quali la comunicazione di eventi luttuosi ai familiari di persone decedute o gravemente ferite, gestione di trattamenti sanitari obbligatori particolarmente complessi, ascolto qualificato di cittadini in stato di prostrazione psico-fisica e, dall'altro, garantire una maggiore capacità di affrontare disagi di natura personale degli stessi operatori. Contestualmente, è attivato uno specifico sportello di supporto psicologico riservato al personale in divisa della Polizia Locale e gestito in forma totalmente anonima da psicologi e sociologi esperti. Tutto questo è partito però concretamente dopo la morte dell'agente della polizia locale, Massimo Boscolo. Deceduto in servizio mentre scortava in moto un team sportivo, i suoi colleghi non si sono ancora ripresi del tutto.

Il progetto

Per il progetto l'Amministrazione comunale si è rivolta all'Associazione Cerchio Blu, che da oltre un decennio si occupa di formazione e supporto psicologico alle Forze di Polizia e ad altri attori dell'emergenza; Cerchio Blu ha già avviato percorsi analoghi a Firenze, Milano e Bologna.  Successivamente, tra le fila della Polizia Locale verranno individuati e formati un numero significativo di "peer-supporters"; tali figure, che non sostituiranno le competenze specialistiche degli psicologi, saranno destinatari di un articolato percorso formativo che consentirà loro di svolgere l'importante funzione di collegamento tra il personale e l'Associazione Cerchio Blu, garantendo però da subito un primo ascolto e sostegno qualificato "tra pari". Il progetto prevede anche apposite riunioni di de-briefing con coinvolgimento degli operatori che per tipologia di servizio svolto (es. rilevamento incidente mortale) sono stati sottoposti ad un elevato livello di di-stress psico-fisico.

L'amministrazione

L'Assessore Diego Bonavina dichiara: "Ho ritenuto di favorire fin da subito questa iniziativa del Comandante e dei suoi diretti collaboratori; per chi come me viene dal mondo dello sport è importantissimo che all'interno di un'organizzazione vi siano delle figure in grado di essere di aiuto e di riferimento per coloro che si trovano in difficoltà. I docenti di Cerchio Blu, peraltro, vengono dal mondo della Polizia Locale e in ambiti così delicati questo aspetto può veramente fare la differenza". Il Comandante Lorenzo Fontolan, presente in aula questa mattina insieme al suo personale, aggiunge: "Confido molto nell'efficacia di questo percorso, in quanto ritengo che oggi la complessità del nostro servizio e le sollecitazioni e tensioni che questo comporta, anche a livello emotivo, rendano necessarie nuove competenze ma anche nuove forme di tutela del personale in divisa". 

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