rotate-mobile
Attualità

Si riapre l'asta per acquisire il ristorante dei vip, il 24 gennaio la corsa per il "Pe Pen"

Arrivata una nuova offerta da 220mila euro dopo quella di Pavin, che costringe così alla riapertura dei tavoli per le proposte

Nuova offerta per il ristorante Pe Pen, dichiarato fallito dal tribunale di Padova ad agosto. Ci sarà quindi una seconda asta il prossimo 24 gennaio dopo che, nel pieno rispetto della normativa vigente, il curatore fallimentare Luca Pieretti ha accettato una nuova offerta di 220 mila euro da parte di Immobiliare Luce, la società di Silvia Ponticello che ha sede a Camposampiero. In tal modo decade la prima offerta, che era stata presentata e risultata vincente per 96 mila euro, il 25 novembre da Tiziano Pavin, ex titolare del Gruppo Kofler, con locali in via Pilade Bronzetti ed in piazza di Signori, oggi gestiti dalla società Ten.

Immobiliare Luce

Immobiliare Luce srl (fatturato di 189 mila euro nel 2020) è intestata a Silvia Ponticello, titolare anche di un istituto di bellezza. L’interessamento ad acquisire la licenza di Pe Pen anche da parte dell’imprenditrice dell’Alta è una novità assoluta. Il locale di piazza Cavour, aperto nel 1983 dal cilentano Franco Schiavo e dalla moglie Paola Battistoni e diventato nel corso degli anni il ristorante chic più frequentato dai vip del mondo dello sport e dello spettacolo, potrebbe essere destinato a centro estetico di lusso nel cuore della città. Pe Pen, così chiamato perché, prima della famiglia Schiavo, era gestito da un emiliano di nome Bepin (da Giuseppe), è chiuso ormai dal 27 giugno; le serrande sono abbassate da sei mesi. Il curatore, in stretta collaborazione con il Comune, ha anche provveduto a smontare il grande gazebo che c’era davanti al locale, appena dietro la statua di Cavour; peraltro sarebbe stato anche fuori norma.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Si riapre l'asta per acquisire il ristorante dei vip, il 24 gennaio la corsa per il "Pe Pen"

PadovaOggi è in caricamento