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Ripristino del cimitero Arcella, l'assessora Benciolini: «Una carezza dopo gli schiaffi ricevuti»

L'assessore Benciolini è tornata ancora una volta al cimitero dopo la devastazione di sabato scorso. «Una ferita per la comunità che ha innescato anche tante reazioni virtuose, come il contributo gratuito dei lavori di ripristino da parte della ditta che si occupa dei lavori nei cimiteri padovani. Una carezza su una ferita che provoca ancora dolore»

L’assessora Francesca Benciolini è stata anche oggi, venerdì 9 aprile, presso il cimitero dell’Arcella che sabato scorso è stato oltraggiato e danneggiato da un gruppo di ragazzi identificati in pochi giorni. Oltre a rimettere a posto ciò che è stato distrutto c’è stato danneggiato sono state portate alcune migliorie come è già stato per altri cimiteri. La ghiaia invece che la terra nei passaggi e una serie di piccoli altri interventi che hanno come obiettivo quello di mantenere sempre decoroso il luogo. L’assessora ha anche risposto ad alcune domande dei giornalisti. Sul piano della sicurezza ha fatto sapere che sarà rinforzata in tutti i cimiteri della città la presenza dei custodi e ricordato l’importanza della videosorveglianza: «Attorno ai cimiteri ci sono sessantaquattro telecamere che abbiamo voluto, sono installate e funzionanti. Non solo guardano verso i parcheggi e gli ingressi ma anche verso l’interno come quelle dell’Arcella». All’assessora viene chiesto un giudizio sull’episodio della devastazione: «Ci sono due piani di cui tenere conto quando si parla di questa vicenda. Uno è quello della giustizia, saranno i giudici che decideranno a che tipo di pena dovranno sottostare. Un altro piano è quello sociale. Questa mattina ho avuto il piacere di incontrare il parroco, proprio durante la visita al cimitero. Lui mi ha raccontato che non c’è uno spirito rancoroso anche se ferito, nella comunità».

L’effetto che ha avuto sulla comunità il triste fatto ha innescato una serie di effetti virtuosi: «Un altro aspetto che voglio sottolineare è che la ditta che è intervenuta per il ripristino del cimitero, Eureka, ha deciso di non mettere in conto il lavoro. Anche questo è un bel gesto che va evidenziato. Al netto della brutta vicenda stanno emergendo invece che livore e spirito giustizialista tanta voglia di dare una mano e contribuire a rasserenare gli animi di tutti. Prendersi cura di questo posto è una carezza a fronte degli schiaffi ricevuti».

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