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Scuola a rischio chiusura, i genitori scrivono a Cipolla e Zaia: «Non liquidateci come un problema»

La lunga lettera inviata anche al sindaco, oltre che a Vescovo e presidente della Regione: «Non lasciateci morire come se fossimo solo l’ennesima scuola dell’infanzia paritaria che chiude»

L'allarme lanciato dal Vescovo Cipolla sul rischio chiusura di almeno una trentina di scuole dell'infanzia parrocchiali e paritarie, ha gettato nello sconforto molte famiglie. Alcune di queste sono già rassegnate da mesi, ma non è quello che sta succedendo a Ponte San Nicolò, dove il prossima anno chiuderà la scuola paritaria "Ss. Angeli e Custodi". I genitori hanno scritto una lettera al Vescovo, inviata anche al presidente della Regione Luca Zaia e al sindaco, Nicolò Schiavon. Pubblichiamo integralmente il testo

I genitori

«Siamo i genitori i cui figli sono iscritti alla Scuola dell’Infanzia Paritaria SS. Angeli Custodi, siamo la comunità parrocchiale della chiesa di Ponte San Nicolò, siamo la comunità civile del comune di Ponte San Nicolò. Ci stringiamo tutti, con il cuore sofferente e profondamente deluso, attorno alla realtà dei fatti che porterà al 30 giugno 2024 la chiusura della Scuola dell’Infanzia SS. Angeli Custodi, per problemi di natura strutturale non economicamente sostenibili. La scuola dell’infanzia SS. Angeli Custodi è una realtà parrocchiale paritaria e rappresenta uno dei servizi cardine della nostra comunità sia parrocchiale che civile. Rappresenta il luogo sicuro e protetto dove il personale scolastico, in collaborazione con la comunità parrocchiale e civile, ogni giorno accoglie e educa i nostri figli. Sono tutti nostri figli, sono il nostro tesoro più grande, sono il nostro futuro, sono la nostra speranza che ci spinge ad impegnarci ogni giorno a rendere il nostro mondo un posto migliore. L’immobile e il progetto scuola dell’infanzia è sorto circa 60 anni fa per volere dell’allora parroco don Mario Nicolè e grazie alla generosità dei nostri nonni, genitori, insieme hanno saputo cogliere l’importanza che tale servizio poteva offrire alle famiglie della comunità. Questa realtà negli anni ha accolto centinaia e centinaia di bambini, molti dei quali hanno scelto, una volta diventati genitori, di portare i propri figli in questa stessa Scuola dell’Infanzia. Negli anni diverse realtà parrocchiali, espressione della comunità hanno vissuto esperienze di vita, di aggregazione, di formazione ed educazione tra le sue mura: l’Azione Cattolica, il Consiglio Pastorale, i gruppi di Coro, i gruppi di catechismo, i gruppi di genitori della Scuola dell’Infanzia, i gruppi giovani e giovanissimi. Lo stabile e la Scuola dell’Infanzia sono stati e sono tutt’ora il cuore pulsante della nostra comunità civile e parrocchiale».

La richiesta

«Quello che vi chiediamo è di non lasciarci chiudere da soli. Vi chiediamo di non liquidarci come un problema che riguarda un “privato”, che riguarda un parroco, e di non lasciarci morire come se fossimo solo l’ennesima scuola dell’infanzia paritaria che chiude. In queste settimane soffriamo e ci ritroviamo nella figura di quel mercante che lungo la strada viene derubato e picchiato dai briganti, e chiede aiuto ai passanti. Vi chiediamo di non essere simili a quanti distrattamente incontrano quell’uomo e, volgendo lo sguardo altrove, passano oltre. L’intera comunità a gran voce vuole e sottoscrive che non si chiuda un servizio educativo così importante, che nell’attuale momento storico di evidenti fragilità educative e difficoltà economico-familiari, ha il delicato compito di crescere e formare i nostri bambini: il nostro amato futuro»

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