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Martedì, 30 Aprile 2024
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Parte Bottega 2030, il progetto che vuole distribuire gli spazi vuoti ai giovani

Il consigliere Bean: «Vogliamo offrire occasioni di formazione, orientamento e crescita professionale che permettano di concretizzare i propri progetti, inserendoli in un tessuto collaborativo che favorisca l'innovazione e il supporto reciproco»

Andarsi a riprendere gli spazi commerciali vuoti in città, affidarli alle idee dei più giovani e rilanciare il sistema economico padovano. Tutto questo è “Bottega 2030” il progetto finanziato da Anci e che ha visto Padova ed altre 31 città ottenere i fondi per portarlo a termine nei prossimi sei anni. Un piano che mira a supportare i giovani talenti per diventare protagonisti del sistema economico padovano, lavorando su due direttrici di intervento. Da un lato attraverso la valorizzazione della vocazione culturale e turistica di Padova, delle Terme e del territorio provinciale, dai Colli a Urbs Picta. Dall’altro, mettendo a valore il suo fattore storico di città universitaria, individuando modalità innovative per trattenere i giovani neolaureati in città.

Il progetto

Si chiama “Bottega” perché punta a prendersi gli spazi vuoti commerciali, oggi contenitori sottoutilizzati, che invece saranno protagonisti di una nuova vitalità creativa ospitando i giovani imprenditori. Il progetto prevede la realizzazione di report, analisi dei fabbisogni, organizzazione di incontri di orientamento, laboratori e focus group e la creazione di un blog e un forum per l'imprenditoria giovanile. Si prevede la selezione di potenziali imprenditori per la partecipazione a laboratori, workshop e consulenze. «Vogliamo offrire occasioni di formazione, orientamento e crescita professionale che permettano ai giovani di concretizzare i propri progetti, inserendoli in un tessuto collaborativo che favorisca l'innovazione e il supporto reciproco» evidenzia Pietro Bean, consigliere comunale con delega alle Politiche Giovanili. «Portare i giovani a respirare impresa con l’obiettivo, duplice, di creare nuova imprenditoria e rivitalizzare spazi commerciali ora desolatamente vuoti - chiude invece Enrico Baggio, presidente di Ascom Servizi- .Senza impresa non c’è prospettiva di crescita e senza spazi commerciali vivi la città perde la sua identità e presta il fianco alla desertificazione e al degrado».

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