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Spegnimento alternato dei lampioni stradali per un mese per contenere i costi: la decisione del Comune

Dalla serata di oggi, venerdì 11 marzo, e per circa un mese nel territorio di Albignasego saranno eseguite delle prove di spegnimento alternato dell’illuminazione pubblica stradale, in un’ottica di contenimento dei consumi energetici e degli enormi costi dell’energia, che graveranno anche sul bilancio comunale

Dalla serata di oggi, venerdì 11 marzo, e per circa un mese nel territorio di Albignasego saranno eseguite delle prove di spegnimento alternato dell’illuminazione pubblica stradale, in un’ottica di contenimento dei consumi energetici e degli enormi costi dell’energia, che graveranno anche sul bilancio comunale.

Lampioni

In queste settimane l’Amministrazione ha fatto differenti ipotesi di intervento sull’illuminazione pubblica, valutando di iniziare con lo spegnimento alternato dei lampioni lungo le strade. Si comincerà dal quartiere di San Giacomo, passando poi a San Lorenzo e nelle altre frazioni: i lampioni saranno spenti solo in alcune vie, ai fini di verificare se la ricerca di risparmio possa andare di pari passo con la sicurezza e la necessaria illuminazione dei singoli quartieri. Man mano che saranno eseguite le prove, i tecnici comunali affiancati dagli amministratori, eseguiranno gli opportuni sopralluoghi. «La priorità rimane comunque quella di garantire una illuminazione sufficiente e adeguata ai fini della sicurezza pubblica» dichiara l’assessore all’Ambiente e risparmio energetico, Valentina Luise. «Dobbiamo però fare i conti con le previsioni di spesa dell’elettricità per il 2022, che vede un aumento per consumi energetici rispetto all’anno passato del 70%; e tenere in considerazione anche i nuovi scenari geopolitici, che pongono molte difficoltà nel reperire forniture di energie a prezzi contenuti».

Costi

Negli ultimi anni il Comune di Albignasego ha speso circa 674 mila euro all’anno per la pubblica illuminazione. L’aggiornamento dei costi ha comportato, per l’ultimo trimestre del 2021, un aumento di 170 mila euro, mentre la previsione per il 2022, se il Governo non metterà un freno agli aumenti, comporterà un costo complessivo di 1.169.755 euro (rispetto ai 710 mila allocati a bilancio, già superiori ai 674 mila pagati negli ultimi anni). «Questa differenza di 459.755 euro circa di spesa corrente» prosegue l’assessore Luise «comporterebbe la necessità di tagliare dei servizi ai cittadini o alzare le tasse, a meno che non si spengano molti punti luce nelle ore notturne sul territorio, come faranno molti altri Comuni: il nostro è un territorio molto illuminato, con circa 6 mila punti luce e le spese sono quindi imponenti, nonostante negli anni siano stati fatti imponenti investimenti per l’efficientamento energetico, che vedono ormai il 70% degli impianti a basso consumo, con un risparmio di 300 tonnellate equivalenti di petrolio. Senza queste scelte lungimiranti sarebbe stato impossibile, oggi, contenere gli aumenti».

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