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Emergenza abitativa, Comune ed Esu stringono un accordo: 10% dei posti riservati agli studenti più bravi

Nelle prossime strutture private, l'azienda regionale avrà assicurati dei letti dal 5 al 10%. In tutto saranno oltre 200

La giunta comunale ha approvato oggi, 24 ottobre, un’importante protocollo di intesa con l’Azienda regionale per il diritto allo studio (Esu) per favorire, negli studentati privati o nelle strutture turistico ricettive per studenti, la riserva di posti letto da destinare a studenti o studentesse universitari risultati idonei nelle graduatorie. Il Protocollo prevede che il Comune di Padova, nell’ambito del procedimento per il rilascio del permesso a costruire o nell’ambito di altri procedimenti che necessitano di autorizzazione per la realizzazione di strutture destinate ad accogliere studenti, possa introdurre l’obbligo di concedere all’Esu la disponibilità di una percentuale dei posti letto della residenza. Secondo il protocollo i posti letto destinati all’Azienda regionale devono essere il 10% per le residenze che prevedono oltre 350 posti, l’8% per quelle che ne prevedono tra 251 e 350, e il 5% per le strutture fino a 250 posti letto.  

I posti letto

I posti letto individuati nella percentuale prevista negli accordi tra il Comune e il soggetto privato che realizza le opere, saranno da quest’ultimo concessi all’ESU, che provvederà a destinarli prioritariamente a studenti capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia di diritto allo studio. Sulla base del protocollo ogni soggetto privato dovrà stipulare un’apposita convezione con l’Esu per regolare i termini e le modalità dei rispettivi impegni per la concessione dei posti letto, gli aspetti economici e assicurativi, oltre al canone mensile che ESU dovrà corrispondere al privato. 

Le parole dell'assessore Bressa

L’assessore Antonio Bressa commenta: «L’amministrazione è consapevole della grave crisi abitativa che coinvolge studenti e studentesse che sempre di più scelgono l’Università di Padova per i propri studi. Questo aumento della domanda di alloggi deve infatti mettere tutti di fronte alla necessità di favorire l’adeguamento dell’offerta di posti letto per mantenere l’attrattività della nostra città come sede universitaria ed evitare allo stesso tempo le speculazioni che sempre più spesso vengono oggi denunciate sul mercato immobiliare. Inoltre è importante favorire l’accessibilità agli studenti meritevoli e privi di mezzi. Nonostante quindi il Diritto allo studio non sia una competenza del Comune, bensì della Regione, e non ci siano vincoli per i soggetti privati in tema di diritto allo studio, abbiamo deciso di usare gli strumenti in nostro possesso per contribuire a dare risposte alle richieste degli studenti. Con questo protocollo potremo infatti cogliere ogni occasione, nel momento in cui i progetti di studentato necessiteranno di particolari autorizzazioni della Giunta o del Consiglio Comunale, non solo per aumentare l’offerta di posti letto ma anche per fare in modo che siano accessibili per chi è in graduatoria ESU. Una possibilità in più che non può sostituirsi in ogni caso alle politiche regionali per il diritto allo studio e gli investimenti pubblici in questo campo. Ma grazie a questa nuova opportunità potremo nei prossimi anni ottenere fino a 250 posti letto in grado di contribuire ad assolvere le legittime richieste dei tanti studenti meritevoli in attesa»

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