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Antonella Viola affitta una casa ad una famiglia senza tetto, ma la Cgil si prende i meriti

Scontro tra la nota immunologa e il sindacato: «Quell'appartamento l'ho comprato io insieme a mio marito. Non avrei voluto raccontarlo, ma ho letto solo falsità». Poi sono arrivate le scuse

Antonella Viola e Cgil si scontrano su chi ha (veramente) aiutato una famiglia ad avere un tetto sulla testa. Poi arrivano le scuse del sindacato. Ieri, sulla testata online della Cgil nazionale, è apparso un articolo in cui la sigla s'intestava il sostegno, ma la casa poi invece l'ha comprata la nota immunologa per affittarla alla famiglia, dopo averla ospitata per un mese nella sua bifamiliare all'Arcella. «Haddad e Asma hanno due bambini piccoli. Vengono dalla Tunisia, lui è un operaio edile, lei ha da poco trovato lavoro come cameriera. Sono usciti dal sistema di accoglienza perché Haddad ha firmato un contratto per una ditta dell'alto Padovano, eppure per mesi non sono riusciti a trovare una casa per loro e per i loro figlioletti. Hanno dormito anche in macchina. Davanti a un bar, così da poter scaldare l'acqua per il latte in polvere della più piccola. Poi la Fillea Cgil, insieme a Caritas e Avvocati di strada, è riuscita a trovare una soluzione» si legge nell'articolo Cgil, che ha fatto infuriale Antonella Viola. La famiglia di origini tunisine, pur avendo un lavoro regolare, non era riuscita a trovare nessuno che affittasse loro una casa, per ingiustificabili motivi legati alla loro provenienza. Solo nel quartiere Sacro Cuore, alcuni residenti avevano donato soldi per pagare loro qualche notte in hotel, la colazione e qualche servizio, nei limiti delle loro possibilit, ma con grande altruismo e generosità.

La verità

«Avevo deciso di tenere questa cosa assolutamente privata e riservata, ma oggi l'indignazione è tale che mi sento di raccontare la verità» smentisce Viola, svelando di essere lei insieme al marito Marco Cattalini l'anonima benefattrice che aveva compiuto il gesto rivendicato invece dal sindacato - .Io e mio marito abbiamo tolto dalla strada la famiglia di Asma, portandoli dapprima in casa nostra, dove abbiamo convissuto per un mese, e poi comprando un appartamento che andasse bene per le loro esigenze per poterlo affittare ad un prezzo onesto. Non ho mai visto la Cigl, né la Caritas né alcuna altra associazione. Ho speso tantissimo tempo nel girare di agenzia in agenzia per trovare una soluzione confortevole, rapida e alla portata delle mie risorse economiche. La situazione di questa famiglia l’abbiamo risolta io e mio marito, senza ricevere alcun aiuto. Ho voluto farlo in silenzio perché le cose importanti non si fanno per raccontarle ma per il loro valore. E mai ne avrei parlato se non avessi letto queste falsità. Assurdo speculare sul dolore. Assurdo prendersi meriti inesistenti».

Le scuse

E' la stessa Viola poi a rivelare di aver ricevuto le scuse della Cgil: «Per correttezza voglio farvi sapere che abbiamo ricevuto le scuse da parte di Filea Cgil per il testo poco opportuno col quale si accompagnava per altro un video molto importante - scrive sulla sua pagina Facebook - .Va bene così. Da parte mia sono solo felice di aver dato una mano ad una famiglia nel momento del bisogno. Quindi buon lavoro a tutte le donne e gli uomini di buona volontà»

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